Raccogliere legna di Luigi Visintin
[…] andavamo, ancora verso la fine della guerra, a raccogliere legno, tavole e travi che dalle case diroccate erano caduti sulla strada. Giravamo per le strade quasi deserte verso l’Isonzo o per la via della cappella o del Rafut. Un carretto per il suo forno e uno per la mia famiglia, che poi dovevamo spaccare con la mannaia per usarle, poiché non c’era altro combustibile come il carbon dolce che si usava prima della guerra per farlo ardere nel fornello del focolaio di mattoni sotto la cappa del camino.
(Luigi Visintin. Verso piazza Catterini, in “Voce isontina” del 24 ottobre 1981, p. 11)