Marjia Makuc: l’inizio della guerra
“Mio padre, una mattina, ricevette la cartolina precetto. Mi ricordo: ero bambina, stavo sul ciliegio. Andò a salutare suo fratello e se ne andò subito. Prese una valigia di legno, fatta da lui a casa. Ero piccola: da quando se ne andò nell’esercito, non lo rivedemmo più. Quando andammo nel campo profughi, lui si trovava in Stiria. Ritornò al paese in licenza ma non ci trovò a casa. Poi venne gravemente ferito a Innsbruck, dove in seguito morì”.
Le testimonianze di Josefa Jarc di Doberdò, Frančiška Marc Cunta di Vrhpolje nella valle del Vipacco (classe 1906) e Marija Makuc di Moncorona (classe 1904) sono tratte da: Dorica Makuc. Voci di guerra e di confine, in La gente e la guerra. Saggi. A cura di Lucio Fabi. Udine, Il Campo, 1990, p. 235-263.