Le copertine della “Domenica” 1919
Gorizia e la Grande Guerra
Per quanto riguarda l’annata 1919 della “Domenica del Corriere”, si propone l’indice delle didascalie delle illustrazioni di copertina e di 4a di copertina relative, anche indirettamente, al conflitto appena terminato. L’indice sarà periodicamente aggiornato nel corso dell’anno.
Capodanno “senza austriaci” in terra redenta. Nella casa trasformata in altare d’italianità, la famiglia italiana saluta con il bacio del tricolore l’alba del primo anno dopo la liberazione.
numero 1 del 5-12 gennaio 1919, copertina
I trofei della vittoria. Cento cannoni austriaci sono stati esposti in Piazza Venezia a Roma.
numero 1 del 5-12 gennaio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Il benvenuto al Presidente degli Stati Uniti nella capitale d’Italia. L’incontro fra il Re e Wilson alla stazione di Roma.
numero 2 del 12-19 gennaio 1919, copertina
Nelle recenti elezioni politiche in Inghilterra, le donne hanno votato per la prima volta. E con tanto zelo si sono valse del loro nuovo diritto che in alcune località hanno superato in numero i votanti maschi.
numero 2 del 12-19 gennaio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Nella sala del Trono al Quirinale, il Re riceve la missione senussita venuta dalla Cirenaica a presentargli l’omaggio del capo della Confraternita dei Senussi e le felicitazioni per la vittoria delle armi italiane.
numero 3 del 19-26 gennaio 1919, copertina
Cuor di sovrana. In occasione del suo genetliaco, la Regina Elena invita a pranzo 140 mutilati dell’ospedale del Quirinale. Gli ospiti pranzarono nella stessa stanza in cui fu servito il banchetto a Wilson, alle stesse tavole imbandite con gli stessi vasellami preziosi, insieme col Re, con la Regina, i Principi, il Duca di Genova, la Duchessa d’Aosta e il gen. Diaz, che rinunziarono ai loro posti d’onore e sedettero in mezzo ai mutilati.
numero 3 del 19-26 gennaio 1919, p. 8 (4a di copertina)
In territorio occupato. sul ponte del Reno a Colonia: una pattuglia di cavalleria inglese in perlustrazione.
numero 4 del 26 gennaio-2 febbraio 1919, copertina
Gli ultimi guizzi della guerra. Forze navali britanniche sono ancora in azione nel Baltico contro i bolscevichi, in condizioni assai difficili a causa del clima rigidissimo. Ecco una scena a bordo dell’incrociatore “Caradoc” coperto di neve e di ghiaccio, di fronte alla costa dell’Estonia.
numero 4 del 26 gennaio-2 febbraio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Mentre si decidono le sorti del mondo. Una seduta della Conferenza per la pace: parla il presidente Clemenceau.
numero 5 del 2-9 febbraio 1919, copertina
Gli inglesi nel cuore delle fortificazioni marittime tedesche. La nave da guerra “Hercules”, seguita da cacciatorpediniere, entra nel Canale di Kiel tra le acclamazioni di prigionieri inglesi.
numero 6 del 9-16 febbraio 1919, copertina
La solenne consegna della bandiera ai legionari romeni, in piazza di Siena a Roma. La benedizione del vessillo.
numero 6 del 9-16 febbraio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Vittorio Emanuele III a Pola. Quantunque in incognito, il Sovrano, recatosi a visitare l’Arena romana, vi riceve accoglienze indimenticabili da tutta la cittadinanza.
numero 7 del 16-23 febbraio 1919, copertina
Mentre si cancellano i segni della guerra. I ferrovieri del Genio al lavoro per riparare il ponte del Meduna, sulla linea Treviso-Udine.
numero 7 del 16-23 febbraio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Una sorpresa per gli arabi in Tripolitania. Prezzo l’oasi di Zanzur, due “tanks”, uscite improvvisamente dai loro agguati, scalano le dune e si gettano in mezzo ai ribelli, bersagliandoli di raffiche.
numero 8 del 23 febbraio-2 marzo 1919, copertina
Sulla linea d’armistizio. La solenne cerimonia quotiana dell’alzata del tricolore a Postumia (Adelsberg). Vi assiste il comandante del glorioso 28° Corpo d’Armata, gen. Croce.
numero 8 del 23 febbraio-2 marzo 1919, p. 8 (4a di copertina)
Strani cortei nelle vie di Vienna. Scortati da mitraglieri e carabinieri, cinquanta autocarri trasportano valori per un miliardo e mezzo di corone in partenza per Trieste, donde erano stati allontanati, nel 1914, per ordine del Governo austriaco.
numero 9 del 2-9 marzo 1919, copertina
Alla Conferenza per la pace. Il pittoresco spettacolo dell’uscita dei delegati dal palazzo del Quai d’Orsay dopo una seduta plenaria.
numero 9 del 2-9 marzo 1919, p. 8 (4a di copertina)
La guardia sul Reno. Motoscafi britannici in perlustrazione sullo storico fiume, presso il monumentale ponte Guglielmo a Colonia.
numero 10 del 9-16 marzo 1919, copertina
Ai reduci delle battaglie di Francia. Le indimenticabili accoglienze di Genova a reparti della Brigata Salerno che si è coperta di gloria sui campi di battaglia della fronte occidentale.
numero 10 del 9-16 marzo 1919, p. 8 (4a di copertina)
Le trionfali accoglienze di Roma alle sue truppe reduci dalla vittoria. All’arrivo in Piazza del Popolo, il gen. Chionetti saluta il sindaco dell’Urbe e dice: “AAll’Alma Mater le sue truppe”.
numero 11 del 16-23 marzo 1919, copertina
La fine pacifica di una formidabile macchina da guerra. I “tanks” ora rimorchiano barconi lungo i Canali di Francia-
numero 11 del 16-23 marzo 1919, p. 8 (4a di copertina)
Merce poco comune in partenza per l’America. 86.000 elmetti tedeschi, raccolti nel bottino di guerra, vengono spediti agli Stati Uniti per aiutare la raccolta di fondi per la beneficenza. Chi sottoscriverà grosse cifre avrà in cambio un elmetto.
numero 12 del 23-30 marzo 1919, copertina
Le feste di Milano all’Esercito e alla Marina, nell’anniversario delle Cinque Giornate. Il corteo delle rappresentanze militari, con alla testa il Conte di Torino, il Principe di Udine, il gen. Giardino, ecc., passa sotto l’Arco della Pace.
numero 13 del 30 marzo-6 aprile 1919, copertina
Ad onta del clima rigidissimo, non mancano ai soldati italiani del contingente di Murmansk (Russia), gli svaghi all’aperto. Ecco uno spettacolo offerto da due orsi che da un pezzo – come, del resto, gli abitanti della regione – sono diventati ottimi amici degli italiani.
numero 13 del 30 marzo-6 aprile 1919, p. 8 (4a di copertina)
Le navi dell’ex-marina austriaca arrivano prigioniere a Venezia. La “Tegetthoff” alza il gran pavese al passaggio del Re d’Italia sull'”Audace”.
numero 14 del 6-13 aprile 1919, copertina
Una festa patriottica a Borgo Valsugana. Il battesimo dei primi tre nati dopo la redenzione del paese, è stato celebrato con grande solennità, con l’intervento delle autorità militari e civili. La Brigata Torino aveva mandato una musica reggimentale.
numero 14 del 6-13 aprile 1919, p. 8 (4a di copertina)
Una corsa ciclistica che è stata una manifestazione patriottica. I bersaglieri ciclisti vincitori della “Pavia-Gorizia” giungono al traguardo tra le acclamazioni frenetiche dei goriziani.
numero 15 del 13-20 aprile 1919, copertina
Il “piroscafo delle spose”. Non pochi combattenti della Nuova Zelanda si sono ammogliati in Inghilterra durante la guerra; ed ora rimpatriano, naturalmente accompagnati dalle loro spose. Più di una coppia è allietata da bambini.
numero 15 del 13-20 aprile 1919, p. 8 (4a di copertina)
La giornata del 10 aprile a Roma. Il popolo trasforma un tentativo di sciopero generale in una magnifica manifestazione patriottica.
numero 16 del 20-27 aprile 1919, copertina
Fraternità italo-belga a Bruxelles. Una compagnia della Brigata Alpi è stata entusiasticamente festeggiata nella capitale belga. Il primo omaggio fu per il tricolore italiano che le signore adornarono di grandi mazzi di fiori.
numero 17 del 27 aprile-4 maggio 1919, copertina
Aeroplani contro mine. Non è stato ancora possibile raccogliere o distruggere tutte le mine che i tedeschi avevano con tanta abbondanza disseminate sui mari. Le superstiti, staccatesi dagli ormeggi e trascinate dalle correnti, costituiscono un grave pericolo per la navigazione. Fra i diversi sistemi adottati per spazzare definitivamente i mari, è tipico quello degli Stati uniti che adoperano gli aeroplani per distruggere le ultime mine vaganti lungo le coste americane.
numero 17 del 27 aprile-4 maggio 1919, p. 8 (4a di copertina)
La smobilitazione delle munizioni in Germania. I proiettili che l’industria tedesca aveva accumulati, dopo essere stati vuotati degli esplosivi, vengono ora trasportati alle officine di Siegburg e scaricati per mezzo di una gru a calamita, per essere subito trasformati in materiale per uso industriale.
numero 18 del 4-11 maggio 1919, copertina
Il ritorno della Delegazione italiana. Tutto il popolo di Roma esprime all’on. Orlando la solidarietà della Nazione. “In quest’ora – dice il Capo del Governo – una sola cosa importa sopra tutto: che l’Italia sia unita in un solo volere”.
numero 19 del’11-18 maggio 1919, copertina
Fiume ancora una volta proclama solennemente la sua indomabile italianità. La commovente, plebiscitaria dimostrazione dei fiumani, dopo la consegna dei poteri statali al rappresentante della Madre Patria.
numero 19 del’11-18 maggio 1919, p. 8 (4a di copertina)
La storica seduta di Versailles per la consegna del trattato di pace ai Vinti. Il drammatico momento dell’entrata della Delegazione tedesca.
numero 20 del 18-25 maggio 1919, copertina
I ricordi di Lissa. Le catene della “Palestro” che erano intorno al monumento austriaco della battaglia – su cui ora è la scritta: “Italia vincitrice. Novembre 1918” – vengono tolte per essere trasportate, prezioso cimelio, all’Accademia Navale di Livorno.
numero 23 dell’8-15 giugno 1919, copertina
Una commovente cerimonia in pieno Oceano. Nel quarto anniversario dell’indimenticabile delitto, dal ponte del sommergibile tedesco “U C 97”, ora americano, una ghirlanda viene lanciata nel punto in cui fu affondato il “Lusitania”.
numero 23 dell’8-15 giugno 1919, p. 8 (4a di copertina)
La guerra inspiratrice della moda. Le spiagge inglesi sono ora invase da bagnanti che indossano arlecchineschi costumi indubbiamente suggeriti dai mascheramenti che tanto furono utili, specialmente in mare, durante la guerra. Ma il trucco delle navi aveva uno scopo, e quello dei bagnanti non ne ha; per ciò si può prevedere che la nuova stranezza avrà brevissima vita.
numero 25 del 22-29 giugno 1919, p. 8 (4a di copertina)
La caccia alle mine in tempo di pace, nel Mediterraneo. Vengono ora adoperati con molto profitto i “palloni-drago”, dalla cui navicella un osservatore può abbastanza facilmente avvistare i terribili ordigni di morte.
numero 26 del 29 giugno-6 luglio 1919, p. 8 (4a di copertina)
Gli Italiani alle Olimpiadi. La sfilata delle nostre balde squadre all’inaugurazione dello Stadio Pershing al Bois de Vincennes a Parigi.
numero 27 del 6-13 luglio 1919, copertina
Una pittoresca cerimonia a Londra. Gli araldi di Giorgio V annunciano ai mercanti della “City”, a nome del Re, la conclusione della pace.
numero 28 del 13-20 luglio 1919, copertina
Dopo l’affondamento della flotta tedesca a Scapa Flow. Il febbrile lavoro di salvataggio intorno alle navi che ancora emergono dall’acqua.
numero 29 del 20-27 luglio 1919, copertina
Una pittoresca riproduzione della guerra a Londra. Un attacco di “tanks” durante il Torneo navale-militare e aereo svoltosi all’Olymia, alla presenza dei Sovrani d’Inghilterra e di Joffre.
numero 29 del 20-27 luglio 1919, p. 8 (4a di copertina)
L’apoteosi della vittoria a Parigi. Nel grande corteo militare del 14 luglio, passano le gloriosissime bandiere delle rappresentanze dell’Esercito Italiano.
numero 30 del 27 luglio-3 agosto 1919, copertina
Una festa ai gemelli di guerra. Le autorità della cittadina inglese di Poplar hanno avuto la singolare idea di offrire un ricevimento a tutte le madri di gemelli nati fra il 4 agosto 1914 e l’11 novembre 1918. Le invitate furono settanta.
numero 30 del 27 luglio-3 agosto 1919, p. 8 (4a di copertina)
L’omaggio della Francia al cardinal Mercier. Il presidente della Repubblica francese Poincaré e il generale Foch, accompagnati dal Re Alberto, si recano nella cattedrale di Malines a portare al grande prelato, impavido difensore, sotto l’occupazione tedesca, del Belgio conculcato, la croce di guerra francese.
numero 31 del 3-10 agosto 1919, copertina
Gli escursionisti del Touring Club Italiano nelle valli trentine ricevuti con accoglienze trionfali dalle popolazioni redente.
numero 31 del 3-10 agosto 1919, p. 8 (4a di copertina)
La cerimonia militare di Epernay, in Francia. La consegna della onorificenza militare francese a un reparto d’assalto italiano, rappresentante delle truppe che parteciparono alla battaglia di Bligny.
numero 32 del 10-17 agosto 1919, copertina
Il commovente addio del popolo di Fiume alla Brigata Granatieri che è stata sostituita dalla Brigata Regina.
numero 36 del 7-14 settembre 1919, copertina
Il frutto della vittoria militare italiana: la firma della pace con l’Austria, nel Castello di Saint-Germain. Mentre firma il senatore Tittoni, capo della Delegazione italiana.
numero 38 del 21-28 settembre 1919, copertina
A Fiume. Una dimostrazione di cittadini e di volontari dinanzi al Comando.
numero 40 del 5-12 ottobre 1919, copertina
Gli Indiani festeggiano i loro reduci. I pellirosse delle tribù Pawnees, Poncas, Otoes, Osages e Tomkavas si sono riuniti per festeggiare con pittoresche danze il ritorno dei loro guerrieri che hanno combattuto in Francia con le truppe americane.
numero 42 del 19-26 ottobre 1919, (4a di copertina)
Nel famossimo anniversario. Ad onta degli sforzi infami di malvagi e di incoscienti di ogni colore, la Vittoria dell’Italia eterna sta, circonfusa di un fulgore di grandezza che non teme tramonti.
numero 44 del 2-9 novembre 1919, copertina
Il Capo dello Stato Maggiore italiano a Londra. Il gen. Diaz, insieme con il maresciallo Haig, passa in rivista la guardia d’onore.
numero 45 del 9-16 novembre 1919, copertina
Sempre fra i primi, ovunque vi sia da compiere un gesto di bontà, il Duca e la Duchessa d’Aosta hanno visitato, nell’anniversario della Vittoria, i ciminteri dei campi di battaglia infiorando le tombe anche più umili e intrattenendosi, con parole di conforto, con i parenti dei gloriosi caduti.
numero 46 del 16-23 novembre 1919, copertina
Un ritorno caro ai veneziani. I cavalli di San Marco, che la guerra aveva fatto allontanare da Venezia, sono stati issati, tra il giubilo del popolo, al loro antico posto sul pronao della Basilica.
numero 47 del 23-30 novembre 1919, copertina
Finita la guerra, Londra ha riavuto quest’anno il tradizionale Corteo detto del Lord Mayor. La pittoresca sfilata era preceduta da giovani amazzoni che raffiguravano le Nazioni Alleate.
numero 48 del 30 novembre-7 dicembre 1919, copertina
Una tipica cerimonia nel cimitero arabo di Alessandria d’Egitto. L’inaugurazione di un mausoleo alla memoria dei soldati mussulmani morti in guerra.
numero 49 del 7-14 dicembre 1919, copertina