La “Domenica del Corriere”

Gorizia e la Grande Guerra

Le copertine della “Domenica”

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La BSI propone le copertine della “Domenica del Corriere” del periodo della prima guerra mondiale, dall’attentato di Sarajevo alla conclusione del conflitto.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto del MiBACT Grande guerra e processi di pace con il lavoro della dott.ssa Vera Fedrigo che si è occupata della catalogazione e digitalizzazione di documenti relativi a Lettori, biblioteche e archivi goriziani tra guerra e pace. Ricerca archivistica e percorsi didattici. Le immagini del territorio del Goriziano durante la Prima Guerra Mondiale di proprietà della Biblioteca Statale Isontina. Mentre alcune delle copertine riguardano il territorio isontino (fronte dell’Isonzo e fronte del Carso) o comunque località del conflitto italo-austriaco nella regione Friuli Venezia Giulia, è apparso significativo inquadrarle nella raccolta delle illustrazioni di Achille Beltrame apparse dall’attentato di Sarajevo in poi sulle copertine della “Domenica del Corriere”.

Oltre alla rivista originale, la cui raccolta completa è conservata nella nostra biblioteca grazie al dono della famiglia Loricchio (collocazione GRC Riv Est Y 5), si rimanda per approfondimenti ai volumi:

Enrico Folisi. La Domenica del Corriere alla Grande Guerra degli altri. I disegni a colori di Achille Beltrame (Giugno 1914 – Maggio 1915). Udine, Gaspari editore, 2015 (collocazione 2015 A 38)

e

Gianni Oliva. La Domenica del Corriere va alla guerra. Il 1915-18 nelle tavole di Achille Beltrame. Udine, Gaspari editore, 2012 (collocazione 2013 A 61).

L’accesso alle immagini viene effettuato entrando nella pagina dell’anno relativo.

Le copertine della “Domenica del Corriere” – 1914 (secondo semestre)

L’assassinio a Serajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando erede del trono d’Austria, e di sua moglie.

numero 27 del 5-12 luglio 1914, copertina

Scenate indecorose alla Camera dei deputati per l’ostruzionismo dell’estrema sinistra: l’on. Chiesa atterra le urne di votazione.

numero 27 del 5-12 luglio 1914, p. 16 (4a di copertina)

Temporale tragico in Brianza: fulmini micidiali sovra i ruderi della torre del Broncino in vicinanza di Erba.

numero 28 del 12-19 luglio 1914, copertina

Eroismo di un carabiniere in Sardegna: affronta da solo gli ultimi avanzi della banda che terrorizzava Orgosolo.

numero 28 del 12-19 luglio 1914, p. 16 (4a di copertina)

Leonessa che fugge dalla gabbia aperta in alto durante una rappresentazione, in Borgogna, e spaventa un intero paese.

numero 29 del 19-26 luglio 1914, copertina

Fuga di un tram elettrico che scendeva a Firenze per rottura del freno: i viaggiatori si gettano nella via durante la corsa.

numero 29 del 19-26 luglio 1914, p. 16 (4a di copertina)

Situazione grave in Albania: davanti all’avanzare vittorioso dei ribelli, la gente dai monti e dai campi ripara nelle città costiere.

numero 30 del 26 luglio-2 agosto 1914, copertina

Lotta corpo a corpo in Cirenaica: capitano dei cavalleggeri “Piacenza” assalito ferocemente da un beduino e salvato da un indigeno.

numero 30 del 26 luglio-2 agosto 1914, p. 16 (4a di copertina)

Commovente episodio d’amor patrio: il caporal Carola, di cavalleria, ferito in Libia, vuol baciare lo stendardo prima di morire.

numero 31 del 2-9 agosto 1914, copertina

Le cause celebri: il drammatico e teatrale processo di Parigi contro la sig.a Caillaux che uccise il direttore del “Figaro”.

numero 31 del 2-9 agosto 1914, p. 16 (4a di copertina)

Inizio della guerra austro-serba: combattimento presso il ponte sulla Sava che unisce l’Austria alla Serbia.

numero 32 del 9-16 agosto 1914, copertina

Casellante ferroviario che sulla linea Chivasso-Aosta arrischia la vita per arrestare un treno in marcia, la via essendo franata.

numero 32 del 9-16 agosto 1914, p. 16 (4a di copertina)

La grande battaglia di Liegi: cavalleria belga che assalta valorosamente e volge in fuga quattro squadroni di cavalleria tedesca.

numero 33 del 16-23 agosto 1914, copertina

Nella Gran Piazza di Bruxelles il popolo si entusiasma e si avvilisce alle nuove della vittoria belga sui tedeschi e della caduta di Liegi.

numero 33 del 16-23 agosto 1914, p. 16 (4a di copertina)

La battaglia di Haelen (Belgio): terribile attacco dei tedeschi, respinto dai belgi, attraverso i ponti militari.

numero 34 del 23-30 agosto 1914, copertina

Guerra a coltello in Belgio: nei villaggi presso Liegi la popolazione difende coi denti i propri focolari contro i tedeschi invasori.

numero 34 del 23-30 agosto 1914, p. 16 (4a di copertina)

Morte del pontefice Pio X ne’ suoi appartamenti in Vaticano nella seconda ora del 20 corrente.

numero 35 del 30 agosto-6 settembre 1914, copertina

La guerra europea: combattimento fra francesi e tedeschi intorno ad un treno militare che trasportava rinforzi a Mulhouse.

numero 35 del 30 agosto-6 settembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La guerra feroce: furibonda lotta fra “turcos” francesi ed artiglieri tedeschi intorno a Charleroi (Belgio).

numero 36 del 6-13 settembre 1914, copertina

Le spietate conseguenze: contadini che in Alsazia accendono falò nei campi di battaglia per richiamare l’assistenza medica.

numero 36 del 6-13 settembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Cerimonia d’incoronazione del nuovo pontefice Benedetto XV nella Cappella Sistina domenica 6 settembre.

numero 37 del 13-20 settembre 1914, copertina

La guerra immane e terribile: valanghe di soldati russi discendono in Prussia ed in Galizia affrontando tedeschi ed austriaci.

numero 37 del 13-20 settembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La nuova arma guerresca dei belgi: presso Termonde furono tagliate le dighe sorprendendo e annegando artiglierie e soldati tedeschi.

numero 38 del 20-27 settembre 1914, copertina

Nella movimentata “rue Cannebière” di Marsiglia passano truppe d’ogni arma e colore richiamate dalle colonie per la gran guerra.

numero 38 del 20-27 settembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

L’affondamento dell’incrociatore tedesco “Mainz” nelle acque di Helgoland, durante l’audace “raid” di una squadra britannica. (Da un disegno di un ufficiale inglese).

numero 39 del 27 settembre-4 ottobre 1914, copertina

Moderni trofei di guerra: cannoni francesi conquistati dai tedeschi e condotti trionfalmente ed esposti a Monaco di Baviera.

numero 39 del 27 settembre-4 ottobre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Morte del generale Eydoux durante una furiosa carica di cavalleria che lo travolse al grido di “viva la Francia!”.

numero 40 del 4-11 ottobre 1914, copertina

I “turcos” all’assalto del castello di Mondement, presso Epernay, nel quale era stabilito il Kronprinz ed il suo Stato maggiore.

numero 40 del 4-11 ottobre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Le prime vittime in Italia della grande guerra: paranze che saltano in aria per lo scoppio di mine galleggianti nell’Adriatico.

numero 41 dell’11-18 ottobre 1914, copertina

Il generale Castelnau, comandante degli eserciti francesi in Lorena, giura sul cadavere del figlio ucciso dai tedeschi di vendicarlo.

numero 41 dell’11-18 ottobre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Agonia e caduta di Anversa: bombardamento della città da parte dei tedeschi che l’occuparono il 9 corrente.

numero 42 del 18-25 ottobre 1914, copertina

La guerra aerea: emozionante duello fra un aeroplano francese ed uno tedesco nella regione di Reims.

numero 42 del 18-25 ottobre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Gli orrori della guerra: torme di lupi affamati invadono il campo di battaglia di Augustow assalendo morti e feriti.

numero 43 del 25 ottobre-1° novembre 1914, copertina

Eroismo d’un soldato: salva dall’annegamento in Lorena un reggimento bavarese penetrato in un canale ch’era all’asciutto.

numero 43 del 25 ottobre-1° novembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Episodi di guerra: due soldati francesi, uno accecato ed uno ferito ad una gamba si aiutano a vicenda per raggiungere l’ambulanza.

numero 44 del 1°-8 novembre 1914, copertina

Gli episodi della guerra: truppe francesi poste in fuga da una trincea sotterranea bombardata dai nemici.

numero 44 del 1°-8 novembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La conquista di una polveriera presso Ostenda: sentinelle tedesche sorprese e strangolate dagli indiani.

numero 45 dell’8-15 novembre 1914, copertina

L’ultima messa in un villaggio francese: dopo la funzione, un prete-soldato parla ai suoi compagni d’arme.

numero 45 dell’8-15 novembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La nuova guerra: fanteria turca attaccata e sciabolata nelle trincee da una “sotnia” di cosacchi.

numero 46 del 15-22 novembre 1914, copertina

La guerra nella Fiandra belga: un brillante attacco di un reggimento scozzese.

numero 46 del 15-22 novembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La fine di una nave di valorosi: l’incrociatore tedesco “Emden” distrutto dall’incrociatore australiano “Sydney”.

numero 47 del 22-29 novembre 1914, copertina

Le nuove milizie d’Italia: volontari in borghese alla rivista militare dell’11 novembre a Milano.

numero 47 del 22-29 novembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

L’inverno e la guerra: penosa avanzata delle truppe austriache in Serbia sotto la neve che cade abbondante.

numero 48 del 29 novembre-9 dicembre 1914, copertina

Gli episodi della guerra: lotta fra soldati belgi e tedeschi dentro la chiesa di un villaggio nella Fiandra belga.

numero 48 del 29 novembre-9 dicembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Il presidente Poincaré consegna al generalissimo Joffre la medaglia militare al valore “come attestato di riconoscenza nazionale”.

numero 49 del 9-13 dicembre 1914, copertina

Buoi spinti dai russi sui terreni sgombrati intorno Przemysl e saltati in aria per la dinamite sparsavi ad arte dagli austriaci.

numero 49 del 9-13 dicembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Partenza dell’eroico 11° bersaglieri da Napoli per Ancona: signore e popolane infiorano i soldati nel piazzale della stazione.

numero 50 del 13-20 dicembre 1914, copertina

Nella secolare foresta dell’Argonne la guerra di ogni giorno tra francesi e teschi dura ininterrotta da lungo tempo.

numero 50 del 13-20 dicembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

La guerra in Polonia: prete russo che durante una funzione religiosa sul campo invoca da Dio vittoria alle armi russe.

numero 51 del 20-27 dicembre 1914, copertina

Incidenti durante una manovra tattica sui Colli Euganei: cavalleria del reggimento “Lancieri Milano” contro fucilieri.

numero 51 del 20-27 dicembre 1914, p. 16 (4a di copertina)

Mirabile rivincita serba: il vecchio Re Pietro incuora e trascina all’entusiasmo i suoi soldati che respingono gli austriaci dovunque.

numero 52 del 27 dicembre 1914-3 gennaio 1915, copertina

Il Natale dei soldati in guerra dentro le trincee: di fuori il gelo, sottoterra la costante trepidazione.

numero 52 del 27 dicembre 1914-3 gennaio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Le copertine della “Domenica del Corriere” – 1915

Come s’inizia, fra dolori e sangue, il nuovo anno 1915: metà della popolazione del mondo in guerra.

numero 1 del 3-10 gennaio 1915, copertina

Artisti dei teatri londinesi di varietà che ottennero di recarsi a svagare i combattenti nei campi inglesi in Francia.

numero 1 del 3-10 gennaio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Cruento battesimo di fuoco dei garibaldini in Francia: trincea tedesca conquistata alla baionetta nell’Argonne.

numero 2 del 10-17 gennaio 1915, copertina

Bimbi di soldati e di marinai inglesi ora in guerra, ricevuti dal Lord Mayor di Londra per colmarli di doni e di fiori.

numero 2 del 10-17 gennaio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Zappatori francesi e tedeschi che s’incontrano nello scavo di gallerie sotterranee per raggiungere le rispettive trincee e s’azzuffano.

numero 3 del 17-24 gennaio 1915, copertina

Sempre nuovi mezzi distruttivi nella guerra moderna: lotta fra due treni blindati (uno tedesco ed uno francese) nelle Fiandre.

numero 3 del 17-24 gennaio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Catastrofico terremoto negli Abruzzi ed in Campania: il Re assiste al passaggio dei feriti tolti di fra le rovine di Avezzano.

numero 4 del 24-31 gennaio 1915, copertina

Catastrofico terremoto negli Abruzzi ed in Campania: le prime ricerche dei sepolti sotto le rovine delle case di Avezzano distrutta.

numero 4 del 24-31 gennaio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Mirabile slancio di carità verso i danneggiati dal terremoto: distribuzione di alimenti fatta da generosi accorsi da ogni parte.

numero 5 del 31 gennaio-7 febbraio 1915, copertina

Incursione di aeronavi dirigibili tedesche in Inghilterra: pioggia di bombe su alcune città con danni materiali e vittime umane.

numero 5 del 31 gennaio-7 febbraio 1915, p. 16 (4a di copertina)

La guerra moderna: come i soldati proteggono le rispettive posizioni e le difficoltà da superarsi per invadere il campo nemico.

numero 6 del 7-14 febbraio 1915, copertina

Sventure su sventure in Abruzzo: la neve ed i lupi impediscono l’opera di assistenza ai superstiti del terremoto.

numero 6 del 7-14 febbraio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Le difficoltà della guerra nei Vosgi fra la neve altissima: combattimento fra tedeschi e cacciatori francesi muniti di “ski”.

numero 7 del 14-21 febbraio 1915, copertina

Sommergibile tedesco che nel mar d’Irlanda affonda parecchi piroscafi inglesi accordando 10 minuti di tempo all’equipaggio per salvarsi.

numero 7 del 14-21 febbraio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Abbondanti disastrose nevicate in Italia: valanga che presso Tenda travolge un baraccamento, e uccide impiegati e operai.

numero 8 del 21-28 febbraio 1915, copertina

Inquietitudini guerresche in Libia: soldati e cammelli della colonna Gianinazzi assaliti presso Bungeim, e sconfitta dei ribelli.

numero 8 del 21-28 febbraio 1915, p. 16 (4a di copertina)

La sconfitta della decima armata russa nella Prussia Orientale: soldati russi che levano le braccia per arrendersi.

numero 9 del 28 febbraio-7 marzo 1915, copertina

Eroismi oscuri: guardafreni ferroviario che tiene sospesa e salva una viaggiatrice impigliata in un treno in corsa.

numero 9 del 28 febbraio-7 marzo 1915, p. 16 (4a di copertina)

Gli episodi della guerra: prete ferito da proiettili tedeschi mentre celebrava la messa in una chiesa presso Ypres (Belgio).

numero 10 del 7-14 marzo 1915, copertina

Soldato tedesco portatore di materie incendiarie che prende fuoco e arde come una torcia e fugge terrorizzato, in Lorena.

numero 10 del 7-14 marzo 1915, p. 16 (4a di copertina)

La flotta anglo-francese distrugge a distanza i forti dei Dardanelli per forzare lo stretto e penetrare sino a Costantinopoli.

numero 11 del 14-21 marzo 1915, copertina

Trincea francese nella Champagne inondata dai tedeschi di petrolio e poi incendiata con le bombe: torrenti di fuoco sui soldati.

numero 11 del 14-21 marzo 1915, p. 16 (4a di copertina)

Sanguinoso episodio della guerra nella Champagne: il fortino di Beausejour preso dai francesi dopo perdite terribili dalle due parti.

numero 12 del 21-28 marzo 1915, copertina

L’azione assidua delle squadre per forzare i Dardanelli ha generato il panico a Costantinopoli di dove chi può fugge in Asia.

numero 12 del 21-28 marzo 1915, p. 16 (4a di copertina)

Aspra battaglia per forzare lo stretto dei Dardanelli: le mine scoppiando affondano la corazzata francese “Bouvet” e due inglesi.

numero 13 del 28 marzo-4 aprile 1915, copertina

I generali francesi Maunoury e De Villaret rimangono feriti da uno stesso proiettile passato attraverso la feritoia d’una trincea.

numero 13 del 28 marzo-4 aprile 1915, p. 16 (4a di copertina)

I grandi pericoli della guerra navale: marinai che lavorano a togliere le mine dai Dardanelli sotto il bombardamento dei turchi.

numero 14 del 4-11 aprile 1915, copertina

La fortezza austriaca di Przemysl si arrende dopo 5 mesi di lotta: ufficiali condotti al quartier generale russo ad offrire la resa.

numero 14 del 4-11 aprile 1915, p. 16 (4a di copertina)

Guerra modernissima: aeroplano tedesco fatto cadere nelle trincee francesi, presso Soissons, il terzo in ventiquattro ore.

numero 15 dell’11-18 aprile 1915, copertina

Cosacchi che al canto dell’inno nazionale avanzano e scacciano i turchi presso Dalibaba, in territorio armeno sulla via di Erzerum.

numero 15 dell’11-18 aprile 1915, p. 16 (4a di copertina)

Attentato contro il Sultano d’Egitto: un italiano fa deviare il proiettile omicida.

numero 16 del 18-25 aprile 1915, copertina

Uso inglorioso del Parlamento belga: la Camera dei deputati a Bruxelles convertita in dormitorio di soldati tedeschi.

numero 16 del 18-25 aprile 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il nemico che viene dall’aria: un aeroplano francese lancia cinque bombe sul gran quartiere generale a Mezières-Charleville.

numero 17 del 25 aprile-2 maggio 1915, copertina

Tra cielo e mare: scontro fra un piroscafo inglese e un aeroplano tedesco, nel Mare del Nord.

numero 17 del 25 aprile-2 maggio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il Natale di Roma allo Stadio nazionale: dinanzi al palco dei Sovrani, i fanciulli delle scuole formano la “stella d’Italia”.

numero 18 del 2-9 maggio 1915, copertina

Nei Dardanelli, sotto il fuoco dei turchi: audacissima impresa di due battelli inglesi inviati a distruggere un sommergibile arenato.

numero 18 del 2-9 maggio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il comandante del “Gambetta” si uccide dopo aver gridato a chi voleva salvarlo: “Muoio con la mia nave. Viva la Francia!”.

numero 19 del 9-16 maggio 1915, copertina

La brutta guerra: coi gas asfissianti e non con le armi, i tedeschi riescono a conquistar trincee presso Ypres.

numero 19 del 9-16 maggio 1915, p. 16 (4a di copertina)

La strage degli innocenti: i tedeschi affondano il “Lusitania”, che trasportava quasi duemila persone.

numero 20 del 16-23 maggio 1915, copertina

I nostri eroi: a Kars-Bu-Adi, il capitano Civardi, ferito, si slancia tra i primi, gridando: “Bersaglieri di Lamarmora, avanti!”.

numero 20 del 16-23 maggio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Le grandi manifestazioni contro il “giolittismo”: Gabriele d’Annunzio parla al popolo di Roma, nel teatro Costanzi.

numero 21 del 23-30 maggio 1915, copertina

Commosso e indignato per la fine del “Lusitania”, il popolo di Londra assale e devasta le proprietà dei tedeschi.

numero 21 del 23-30 maggio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Una scena indimenticabile, nell’ora del cimento: il Re, dal Quirinale, sventola il tricolore e grida “Viva l’Italia!”.

numero 22 del 30 maggio-6 giugno 1915, copertina

Le uniformi dell’Esercito Italiano: come sono vestiti gli uomini combattenti per la grandezza della Patria.

numero 22 del 30 maggio-6 giugno 1915, p. 16 (4a di copertina)

L’esercito italiano è in marcia: scompare l’ingiusto confine, cadono gli emblemi del nemico.

numero 23 del 6-13 giugno 1915, copertina

Un’aggressione pagata a caro prezzo: tre navi austriache raggiunte e danneggiate da una batteria di Porto Corsini.

numero 23 del 6-13 giugno 1915, p. 16 (4a di copertina)

Vittorio Emanuele III al campo, soldato fra i soldati d’Italia.

numero 24 del 13-20 giugno 1915, copertina

Al passo di Valle Inferno: un plotone di alpini, dopo un’eroica lotta, strappa una trincea a forze nemiche superiori.

numero 24 del 13-20 giugno 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il premio agli eroi: il Re consegna al comandante del 12° bersaglieri, generale De Rossi, la medaglia d’argento al valore.

numero 25 del 20-27 giugno 1915, copertina

Il bottino dei nostri soldati: passano i 220 prigionieri presi nei combattimenti per il possesso del Freikofel.

numero 25 del 20-27 giugno 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il valore dei nostri alpini: sei italiani resistono per cinque ore a più di duecento austriaci.

numero 26 del 27 giugno-4 luglio 1915, copertina

La guerra dall’alto: un nostro dirigibile lancia bombe sul nodo ferroviario di Divaccia, producendo gravi danni.

numero 26 del 27 giugno-4 luglio 1915, p. 16 (4a di copertina)

La drammatica avventura di un alpino: sospeso su di un burrone, si batte e mette in fuga un gruppo di austriaci.

numero 27 del 4-11 luglio 1915, copertina

Dopo sofferenze indicibili, migliaia e migliaia di profughi dall’Austria – in gran parte donne e bambini – giungono a Milano.

numero 27 del 4-11 luglio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Sul versante settentrionale del Pal Grande: un nostro riparto alpino attacca e conquista un trinceramento nemico.

numero 28 dell’11-18 luglio 1915, copertina

Il Re e l’on. Salandra visitano il fronte della nostra guerra, fra le entusiastiche acclamazioni delle truppe.

numero 28 dell’11-18 luglio 1915, p. 16 (4a di copertina)

Valore di uomini contro insidie di mezzi: una delle eroiche imprese notturne dei nostri contro le formidabili difese austriache.

numero 29 del 18-25 luglio 1915, copertina

Le astuzie della guerra: quattro italiani catturano tredici austriaci, facendo credere di essere seguiti da una intera compagnia.

numero 29 del 18-25 luglio 1915, p. 16 (4a di copertina)

La guerra sleale: gli austriaci fanno fuoco contro un sacerdote, dei medici e dei portaferiti italiani intenti a seppellire i nemici.

numero 30 del 25 luglio-1 agosto 1915, copertina

A gara con gli alpini: un riparto di fanteria, inerpicandosi per un difficile “canalone”, occupa di sorpresa Cima Falzarego.

numero 30 del 25 luglio-1 agosto 1915, p. 16 (4a di copertina)

Sul Carso, la mattina del 22 luglio: una nostra vigorosa controffensiva finisce con una vera rotta per gli austriaci.

numero 31 dell’1-8 agosto 1915, copertina

Una buona cattura sul Monte Nero. Il comando di un battaglione austriaco scoperto in una caverna e fatto prigioniero.

numero 31 dell’1-8 agosto 1915, p. 16 (4a di copertina)

L’infelice tentativo austriaco per riprendere l’isola di Pelagosa: gli assalitori respinti dal valore dei nostri marinai.

numero 32 dell’8-15 agosto 1915, copertina

Il nemico barbaro. Sulla linea dell’Isonzo, aviatori austriaci tirano con mitragliatrici sopra una nostra colonna di feriti.

numero 32 dell’8-15 agosto 1915, p. 16 (4a di copertina)

Come si dirige un’azione: il gen. Cadorna, il Duca d’Aosta, il Conte di Torino e il gen. Porro, mentre si svolge un combattimento.

numero 33 del 15-22 agosto 1915, copertina

Una “battuta” di austriaci, al San Michele sul Carso: nemici circondati a centinaia, e spinti innanzi come un branco di selvaggina.

numero 33 del 15-22 agosto 1915, p. 16 (4a di copertina)

Guerra modernissima: i nostri lanciano granate a mano nelle trincee nemiche distanti pochi metri.

numero 34 del 22-29 agosto 1915, copertina

Il volo di d’Annunzio su Trieste. Il Poeta lancia patriottici messaggi ai nostri fratelli: “La fine del vostro martirio è prossima!”.

numero 34 del 22-29 agosto 1915, p. 16 (4a di copertina)

Un successo di artiglieria: gli austriaci costretti a fuggire dal forte di Pozzi Alti, inseguiti dal nostro fuoco.

numero 35 del 29 agosto-5 settembre 1915, copertina

La guerra sui ghiacciai: un nostro reparto assale un drappello nemico sulla cima del Tuckett Spitz, a 3469 metri.

numero 35 del 29 agosto-5 settembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

La mischia furiosa del 26 agosto, finita con la fuga del nemico, in un boschetto del Carso.

numero 36 del 5-12 settembre 1915, copertina

Le audacie degli alpini: esploratori austriaci catturati di sorpresa da una nostra pattuglia, sul loro territorio.

numero 36 del 5-12 settembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Come i nostri sfidano la morte: l’audacissima ricognizione di un ufficiale e di un volontario d’artiglieria.

numero 37 del 12-19 settembre 1915, copertina

La nostra artiglieria fà scoppiare un deposito di munizioni su Anderer Alpe e batte l’artiglieria nemica in Valle Seebach.

numero 37 del 12-19 settembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Lo slancio delle nostre offensive: come venne espugnato un appostamento austriaco al Passo della sentinella, in Valle di Sexten.

numero 38 del 19-26 settembre 1915, copertina

Il generalissimo francese Joffre visita il fronte italiano col generale Cadorna.

numero 38 del 19-26 settembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

La nostra artiglieria disperde una colonna in marcia da Varda verso Corvara, nell’Alto Cordevole.

numero 39 del 26 settembre-3 ottobre 1915, copertina

Come – nella zona di Plava – fu respinto un tentativo di nuclei austriaci, portati da Gorizia con un treno blindato.

numero 39 del 26 settembre-3 ottobre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Le nostre truppe espugnano la forte posizione di Monte Coston, sull’altipiano a nord-ovest di Arsiero.

numero 40 del 3-10 ottobre 1915, copertina

Gli ardimenti dei nostri: vette scalate con le corde, cannoni sollevati ad altezze vertiginose.

numero 40 del 3-10 ottobre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Come morì l’eroico tenente Raggi, cui è stata assegnata la prima medaglia d’oro al valore.

numero 41 del 10-17 ottobre 1915, copertina

La grande offensiva francese nella Champagne: l’assalto dopo l’infernale bombardamento.

numero 41 del 10-17 ottobre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Come fu distrutto un posto austriaco di rifornimento, sulle pendici del Lavarone.

numero 42 del 17-24 ottobre 1915, copertina

Verso la nuova guerra: lo sbarco delle truppe anglo-francesi a Salonicco.

numero 42 del 17-24 ottobre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Onore ai valorosi: la consegna della medaglia d’argento al volontario Meregalli.

numero 43 del 24-31 ottobre 1915, copertina

A nord di Monte Coston, l’11 ottobre: le nostre truppe scattano dalle trincee e respingono un’avanzata nemica.

numero 43 del 24-31 ottobre 1915, p. 16 (4a di copertina)

La conquista del “trincerone” del Mrzli: i nostri giungono sulla formidabile barriera espugnata.

numero 44 del 31 ottobre-7 novembre 1915, copertina

Un tranello punito: usciti dalle trincee per una falsa resa degli austriaci, i nostri annientano i colpevoli e conquistano trincee.

numero 44 del 31 ottobre-7 novembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Durante la nostra offensiva: la raccolta dei prigionieri nelle trincee espugnate.

numero 45 del 7-14 novembre 1915, copertina

Gli stratagemmi dei vinti: gli austriaci tentano di fermare con le fiamme la nostra offensiva sull’Isonzo.

numero 45 del 7-14 novembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il bottino vivente: un interrogatorio di prigionieri austriaci appena catturati sul Carso.

numero 46 del 14-21 novembre 1915, copertina

I volontari ciclisti al fuoco: l’incontro con gli alpini, alla conquista di Dosso Casina e Dosso Remit.

numero 46 del 14-21 novembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

La gloriosa ed aspra conquista del Col di Lana: Peppino Garibaldi pianta il tricolore sulla vetta espugnata.

numero 47 del 21-28 novembre 1915, copertina

Nuove forze alla Patria: il solenne giuramento di duemila reclute di 3a categoria, l’11 novembre, a Milano.

numero 47 del 21-28 novembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

I prodigi della nostra artiglieria: un colosso d’acciaio sale verso un’altissima cima.

numero 48 del 28 novembre-5 dicembre 1915, copertina

La conquista del trinceramento dei “razzi”: gli eroici sardi avanzano carponi, sotto il temporale.

numero 48 del 28 novembre-5 dicembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Il bel colpo di un alpino: con un cappio ghermisce e fa precipitare una mitragliatrice austriaca con il servente.

numero 49 del 5-12 dicembre 1915, copertina

Sulle posizioni della nostra artiglieria da fortezza, mentre si regola il tiro contro le difese nemiche.

numero 49 del 5-12 dicembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Sugli estremi limiti della guerra: una nostra scolta avanzata, nella pittoresca tenuta invernale.

numero 50 del 12-19 dicembre 1915, copertina

I nuovi aspetti della guerra: un controattacco delle nostre fanterie, con gli elmetti e le maschere.

numero 50 del 12-19 dicembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

I colossi della nostra artiglieria: un “305” al momento dello sparo.

numero 51 del 19-26 dicembre 1915, copertina

L’eroica morte del colonnello Viola, colpito in fronte mentre fulminava i nemici col moschetto.

numero 51 del 19-26 dicembre 1915, p. 16 (4a di copertina)

Natale di guerra 1915 – In ridotta, il brindisi: “Alla grandezza della Patria, alla salute dei cari lontani!”.

numero 52 del 26 dicembre 1915-2 gennaio 1916, copertina

Un’ardita incursione dei nostri velivoli sulla Valle di Chiapovano: gli accampamenti nemici mitragliati e messi a scompiglio.

numero 52 del 26 dicembre 1915-2 gennaio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Le copertine della “Domenica del Corriere” – 1916

La messa di Capodanno a bordo. Parla il cappellano: “Signore, fa che il nuovo anno segni la vittoria dei marinai d’Italia!”.

numero 1 del 2-9 gennaio 1916, copertina

Una cerimonia fra le nevi: la consegna di due medaglie d’argento al valore.

numero 1 del 2-9 gennaio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Agli ospiti eroici: le entusiastiche accoglienze di Bari agli ufficiali serbi feriti.

numero 2 del 9-16 gennaio 1916, copertina

I cacciatorpediniere austro-ungarici “Triglav” e “Lika” affondati davanti a Durazzo.

numero 2 del 9-16 gennaio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Contro il nemico che vien dall’alto: le nostre batterie antiaeree arrestano una incursione di aeroplani austriaci.

numero 3 del 16-23 gennaio 1916, copertina

Gli occhi che guidano le artiglierie. In un nostro osservatorio, durante un duello di grossi calibri.

numero 3 del 16-23 gennaio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Gli eroismi quotidiani della nostra guerra: una “compagnia della morte” all’attacco di un reticolato austriaco.

numero 4 del 23-30 gennaio 1916, copertina

Come fu pagata l’aggressione di Rimini: un velivolo austriaco abbattuto dalle nostre artiglierie.

numero 4 del 23-30 gennaio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Dopo gli avvenimenti del Montenegro: l’incontro della Regina Milena con i nostri Sovrani, alla stazione di Roma.

numero 5 del 30 gennaio-6 febbraio 1916, copertina

La guerra a tremila metri: nuclei di nostri skiatori distruggono due “blockhouse” per mezzo di mine.

numero 5 del 30 gennaio-6 febbraio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Le vittorie tedesche contro i monumenti: la distruzione delle torri dei Templari e della cattedrale di Nieuport.

numero 6 del 6-13 febbraio 1916, copertina

Sotto la tormenta: una colonna di rifornimenti in viaggio verso le prime linee.

numero 6 del 6-13 febbraio 1916, p. 16 (4a di copertina)

La guerra fuori delle trincee: un attacco di sorpresa, dei nostri alpini, a circa tremila metri.

numero 7 del 13-20 febbraio 1916, copertina

Le armi modernissime. Una nostra automobile blindata sorprende e disperde un gruppo di esploratori austriaci.

numero 7 del 13-20 febbraio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Mentre si delinea un contrattacco nemico. Nelle trincee dei bersaglieri entrano in azione le mitragliatrici.

numero 8 del 20-27 febbraio 1916, copertina

La vita al campo dietro le prime linee: la distribuzione del rancio, in alta montagna.

numero 8 del 20-27 febbraio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Mentre infuria la battaglia: i rinforzi si affrettano verso la prima linea, attraverso i camminamenti.

numero 9 del 27 febbraio-5 marzo 1916, copertina

Come fu pagato un tentativo di sorpresa notturna: gli austriaci, respinti, precipitano dalla cima che volevano conquistare.

numero 9 del 27 febbraio-5 marzo 1916, p. 16 (4a di copertina)

L’eroica gesta del capitano Salomone: il ritorno da Lubiana con i compagni uccisi.

numero 10 del 5-12 marzo 1916, copertina

La guerra sulle cime nevose: come i pezzi da montagna giungono sulle posizioni più difficili.

numero 10 del 5-12 marzo 1916, p. 16 (4a di copertina)

Come si riforniscono le posizioni avanzate, in alta montagna: un impianto teleferico per il trasporto dei viveri e delle munizioni.

numero 11 del 12-19 marzo 1916, copertina

Gli imitatori di Diogene: un gruppo di combattenti ha trovato comoda abitazione nell’interno di grosse botti.

numero 11 del 12-19 marzo 1916, p. 16 (4a di copertina)

L’allarme nel campo nemico. I tagliatori di fili, scoperti dai razzi, impegnano combattimento.

numero 12 del 19-26 marzo 1916, copertina

Una domenica di guerra, fra le nevi: gli artiglieri di una batteria di mortai ascoltano la messa celebrata in una capanna.

numero 12 del 19-26 marzo 1916, p. 16 (4a di copertina)

Dopo la battaglia: i nostri raccolgono il bottino in una trincea austriaca appena conquistata.

numero 13 del 26 marzo-2 aprile 1916, copertina

La battaglia di Verdun: un violento attacco tedesco a Vaux, infranto dal valore francese.

numero 13 del 26 marzo-2 aprile 1916, p. 16 (4a di copertina)

Come si conquistano le posizioni: la messa a posto di un “cavallo di Frisia” sulla proda di un camminamento.

numero 14 del 2-9 aprile 1916, copertina

I soldati della neve: una pattuglia di skiatori impegna combattimento con un gruppo di esploratori nemici.

numero 14 del 2-9 aprile 1916, p. 16 (4a di copertina)

Come fu punita un’incursione aerea: la fine di un aeroplano austriaco colpito dal nostro fuoco, nelle vicinanze di Susegana.

numero 15 del 9-16 aprile 1916, copertina

Un’azione col favore della nebbia: i nostri irrompono in un trinceramento austriaco e lo danneggiano con lancio di bombe.

numero 15 del 9-16 aprile 1916, p. 16 (4a di copertina)

La gloriosa riconquista del Pal Piccolo: l’assalto degli alpini, mentre sulla battaglia appaiono le ali tricolori di un aeroplano.

numero 16 del 16-23 aprile 1916, copertina

Sull’Isonzo: manovra di sollevamento di “palloni-drago” per dirigere i tiri delle artiglierie.

numero 16 del 16-23 aprile 1916, p. 16 (4a di copertina)

Un tiro maestro: un pezzo austriaco nascosto in una caverna del Trentino raggiunto e sconquassato dalla nostra artiglieria.

numero 17 del 23-30 aprile 1916, copertina

Un audace bombardamento aereo: un nostro dirigibile lancia 40 granate-torpedini sulle opere militari di Riva.

numero 17 del 23-30 aprile 1916, p. 16 (4a di copertina)

Le trovate dei nostri alpini: barili e “slitte esplosive” fatti precipitare sulle postazioni austriache.

numero 18 del 30 aprile-7 maggio 1916, copertina

I cani alla guerra: il trasporto dei rifornimenti d’acqua alle nostre postazioni avanzate.

numero 18 del 30 aprile-7 maggio 1916, p. 16 (4a di copertina)

La guerra di trincea sul Carso: l’effetto dei nostri esplosivi sulle posizioni nemiche.

numero 19 del 7-14 maggio 1916, copertina

La musica dei carabinieri a Parigi: l’entusiasmo della folla al passaggio dei soldati italiani.

numero 19 del 7-14 maggio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Quando si esce dalle trincee: lo slancio travolgente di un assalto, sul Carso, al grido di “Savoia!”.

numero 20 del 14-21 maggio 1916, copertina

Polizia di guerra: l’interrogatorio di un contadino sospetto sorpreso dietro la fronte.

numero 20 del 14-21 maggio 1916, p. 16 (4a di copertina)

La guerra sotterranea: scoppio di mine nostre a sud-ovest di San Martino del Carso.

numero 21 del 21-28 maggio 1916, copertina

Prima dell’azione: gli uffici di un comando d’armata, mentre si prepara un’operazione.

numero 21 del 21-28 maggio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Il contrattacco italiano del 14 maggio presso Monfalcone, terminato con la cattura di 254 austriaci e due mitragliatrici.

numero 22 del 28 maggio-4 giugno 1916, copertina

Nel Trentino mentre si sviluppa l’offensiva austriaca: segnalazioni ottiche da una posizione difesa dagli alpini.

numero 22 del 28 maggio-4 giugno 1916, p. 16 (4a di copertina)

Sul Monte Coston: l’eroica difesa di un nostro drappello del genio, che riesce a liberarsi e a ristabilire le comunicazioni.

numero 23 del 4-11 giugno 1916, copertina

A qual prezzo si svolge l’offensiva austriaca: gli assalitori falciati dal nostro fuoco, nel Trentino.

numero 23 del 4-11 giugno 1916, p. 16 (4a di copertina)

Un brillante contrattacco dei valorosi calabresi del 141° fanteria libera due batterie rimaste circondate sul monte Mosciagh.

numero 24 dell’11-18 giugno 1916, copertina

A est del torrente Maso, una sezione di mitragliatrici conquistata viene rivolta contro il nemico.

numero 24 dell’11-18 giugno 1916, p. 16 (4a di copertina)

Come s’infrange l’offensiva austriaca: colonne che muovevano all’attacco di Coni Zugna, costrette a ripiegare in disordine.

numero 25 del 18-25 giugno 1916, copertina

A oriente di Rovereto, una nostra batteria affonda un grosso barcone con un centinaio di austriaci.

numero 25 del 18-25 giugno 1916, p. 16 (4a di copertina)

Sul monte Lemerle. La brigata Forlì contrattacca e insegue il nemico con la baionetta alle reni.

numero 26 del 25 giugno-2 luglio 1916, copertina

La vittoriosa offensiva dei russi: gli austriaci inseguiti dalla cavalleria nella regione di Czernowitz.

numero 26 del 25 giugno-2 luglio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Gli alpini espugnano Malga Fossetta e Monte Magari, catturando, fra l’altro, una batteria di sei cannoni.

numero 27 del 2-9 luglio 1916, copertina

Un’audace affermazione patriottica: il tricolore issato misteriosamente sulle mura del Castello di Trieste.

numero 27 del 2-9 luglio 1916, p. 16 (4a di copertina)

Ardite pattuglie di cavalleria premono gli austriaci che si ritirano dall’Altipiano dei Sette Comuni.

numero 28 del 9-16 luglio 1916, copertina

Dinanzi all’incalzante avanzata italiana, il nemico abbandona i luoghi della sua effimera conquista.

numero 28 del 9-16 luglio 1916, p. 16 (4a di copertina)

“… Ferito a morte, un tenente colonnello non disse che due parole: “La posizione… la posizione…!” Mentre lo portavano via i soldati sul rovescio della posizione gli presentarono le armi, sotto al fuoco, e nella loro schiera che salutava, la morte apriva dei vani.” – Luigi Barzini.

numero 29 del 16-23 luglio 1916, copertina

L’offensiva inglese in Francia: l’asprissima lotta per la conquista di La Boisselle.

numero 29 del 16-23 luglio 1916, p. 16 (4a di copertina)

I barbari preparativi austriaci per l’offensiva del Basso Isonzo: bombole di gas asfissianti, e mazze chiodate per finire i nostri soldati.

numero 30 del 23-30 luglio 1916, copertina

La lotta nelle foreste: un assalto dei nostri a una delle impalcature di agguato, sistemate dagli austriaci fra i rami alti.

numero 30 del 23-30 luglio 1916, p. 16 (4a di copertina)

La nuova infamia austriaca: il martirio di Cesare Battisti nel Castello di Trento.

numero 31 del 30 luglio-6 agosto 1916, copertina

La vittoriosa mischia del 16 luglio nell’Alto Posina: senza aspettare l’urto nemico, i nostri irrompono al contrattacco.

numero 31 del 30 luglio-6 agosto 1916, p. 16 (4a di copertina)

Tra i picchi di Monte Chiesa e Monte Camigoletti (a oltre 2000 metri) gli alpini sfondano tre ordini di reticolati austriaci.

numero 32 del 6-13 agosto 1916, copertina

La risposta al 420 tedesco: il mastodontico nuovo cannone francese da 400.

numero 32 del 6-13 agosto 1916, p. 16 (4a di copertina)

Un eroe ingegnoso: da solo fa numerosi prigionieri, lasciando credere di essere seguito da intere compagnie.

numero 33 del 13-20 agosto 1916, copertina

La nuova barbarie tedesca: le deportazioni in massa delle popolazioni della Francia invasa.

numero 33 del 13-20 agosto 1916, p. 16 (4a di copertina)

Gorizia italiana. L’ingresso delle truppe vittoriose nella città conquistata.

numero 34 del 20-27 agosto 1916, copertina

Il vittorioso assalto dei bersaglieri ciclisti dei battaglioni 3°, 4° e 11° alla Quota 85, presso Monfalcone.

numero 34 del 20-27 agosto 1916, p. 16 (4a di copertina)

I nostri bombardano la stazione di Prebacina, dove il nemico sgombra i materiali delle posizioni perdute.

numero 35 del 27 agosto-3 settembre 1916, copertina

Le ignobili armi austriache trovate nelle caverne di Quota 121: mazze ferrate, pugnali di maniera, coltellacci da pellirosse.

numero 35 del 27 agosto-3 settembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Il Re d’Italia visita Gorizia italiana.

numero 36 del 3-10 settembre 1916, copertina

A Salonicco. La sfilata dei contingenti italiani ammiratissimi dalla popolazione e dalle truppe alleate.

numero 36 del 3-10 settembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Nella zona di Fassa (Avisio), dopo lotta accanita, ali alpini occuparono l’aspra cima del Cauriol, ergentesi sulle ripide rocce a 2495 metri. La posizione fu subito rafforzata ed è in nostro saldo possesso. Furono presi al nemico una trentina di prigionieri, fra i quali un ufficiale.” (Comunicato del 29 agosto).

numero 37 del 10-17 settembre 1916, copertina

“Lungo tutta la fronte, ieri le nostre truppe delle trincee di prima linea acclamarono fraternamente ai soldati di Romania. Il nemico rispose con rabbiosi tiri di artiglieria, di bombarde e di mitragliatrici, fatti cessare dal pronto intervento delle nostre batterie.” (Comunicato del 29 agosto).

numero 37 del 10-17 settembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Dinanzi ai suoi soldati venuti apposta dalle trincee, il generale Tettoni è decorato dal Duca d’Aosta.

numero 38 del 17-24 settembre 1916, copertina

In Albania. I valorosi territoriali passano la Vojussa per attaccare il villaggio di Kuta.

numero 38 del 17-24 settembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

L’eroica fine del mutilato Enrico Toti: ferito per la terza volta, si alza e scaglia la sua gruccia contro il nemico in fuga.

numero 39 del 24 settembre-1 ottobre 1916, copertina

Ventidue “Caproni”, scortati da “Nieuport” da caccia, bombardano l’Arsenale del Lloyd e gli hangars di idrovolanti presso Trieste.

numero 39 del 24 settembre-1 ottobre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Un assalto notturno, sotto un diluvio di pioggia, per la conquista di Quota 144.

numero 40 dell’1-8 ottobre 1916, copertina

Gli alpini scalano le pareti verticali a nord-est del Cauriol, piantando nelle rocce i ferri che servono da gradini.

numero 40 dell’1-8 ottobre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Le nuove armi degli Alleati: una “dreadnought terrestre” inglese sulle posizioni tedesche.

numero 41 dell’8-15 ottobre 1916, copertina

“Nella passata notte un nostro dirigibile, lottando contro forti correnti aeree, riuscì a portarsi sul Carso dove bombardò una colonna di truppa e carriaggi in marcia lungo la strada da Cominiano a Castagnevizza. L’aeronave, benchè scoperta da riflettori nemici e fatta segno ad intenso fuoco delle artiglierie nemiche, ritornò incolume nelle nostre linee.” (Comunicato del 27 settembre)

numero 41 dell’8-15 ottobre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Le occupazioni italiane in Albania: la cavalleria entra in Giorgiucati (Valle del Drynos).

numero 42 del 15-22 ottobre 1916, copertina

Un mostro aereo che non ha fatto ritorno in Germania: la distruzione dello “Zeppelin L 31” nel cielo di Londra.

numero 42 del 15-22 ottobre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Di giorno e di notte il Comando austriaco gettò contro la nuova linea italiana, che era appena improvvisata, contrattacchi accaniti sostenuti da bombardamenti rabbiosi. Poichè spesso le truppe nemiche avanzavano in formazione densa e, respinte, tornavano ancora a ripetere l’assalto, è facile comprendere quanto caro sia costato all’avversario ogni suo vano tentativo di ricacciarci indietro.” (Comunicato Stefani del 12 ottobre).

numero 43 del 22-29 ottobre 1916, copertina

L’intenso tiro delle bombarde prima dei vittoriosi attacchi dell’11 ottobre, sul Carso.

numero 43 del 22-29 ottobre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Nella mattinata di ieri l’avversario riuscì ad irrompere nella ridotta del “Dente” (Pasubio), tosto ributtato con un corpo a corpo. Un centinaio di prigionieri, fra i quali 9 ufficiali, un cannone ed un oboe da 105 presi al nemico attestano del valore delle nostre truppe nell’aspra giornata.” (Comunicato del 19 ottobre).

numero 44 del 29 ottobre-5 novembre 1916, copertina

“Oltre ai reticolati tesi fra tronco e tronco, v’erano delle reti metalliche disposte in ogni verso. In queste immense ragnatele di acciaio i nostri plotoni esploratori andavano avanti, passo passo, tagliando i fili, aprendo un varco dopo l’alto. Erano plotoni corazzati, col casco pesante fatto a cuffia, la gorgiera, le spalliere, coperti di armatura come guerrieri medioevali, muniti di scudo. Erano i fantastici pionieri della battaglia.” (Luigi Barzini – 12 ottobre).

numero 44 del 29 ottobre-5 novembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Costretto ad atterrare presso Zarnec (Albania), il capitano Ercole incendia l’apparecchio, e uccide un aggressore.

numero 45 del 5-12 novembre 1916, copertina

Il vittorioso colpo francese a Verdun: l’assalto delle truppe coloniali al forte di Douaumont.

numero 45 del 5-12 novembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Nella zona di Gorizia, superando gravi difficoltà di terreno impaludato dalle recenti pioggie e l’accanita resistenza dell’avversario, furono conquistati estesi trinceramenti sulle pendici occidentali di Tivoli e di San Marco e sulle alture ad est di Sober.” (Comunicato del 2 novembre).

numero 46 del 12-19 novembre 1916, copertina

La guerra dei romeni: un tenente e pochi uomini conquistano due batterie bavaresi e le rivolgono contro il nemico.

numero 46 del 12-19 novembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Sul Veliki. Un capitano si slancia all’assalto col petto avvolto in una bandiera recata da Gabriele d’Annunzio.

numero 47 del 19-26 novembre 1916, copertina

L’audacissima incursione delle nostre siluranti nel porto di Pola nella notte dall’1 al 2 novembre.

numero 47 del 19-26 novembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Dopo l’ultima offensiva sul Carso: il ricupero dei cannoni abbandonati dagli austriaci nelle “doline”.

numero 48 del 26 novembre-3 dicembre 1916, copertina

Le inaudite vicende di un guardiamarina e tre marinai in Adriatico. “L’ufficiale Castrogiovanni sentì negli occhi lo sguardo dei compagni, ed eretto sull’acqua, gridò fieramente: – No! – ai nemici che offrivano, col salvataggio, la prigionia.”

numero 48 del 26 novembre-3 dicembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

Il cappellano don Amilcare Carletti, premiato con medaglia d’oro al valor militare: “… ben due volte riunì militari dispersi, rimasti privi di ufficiali, e, approfittando dell’ascendente che aveva saputo acquistarsi fra i soldati, li riordinò e condusse all’assalto.”

numero 49 del 3-10 dicembre 1916, copertina

Gli italiani in Macedonia: l’ala destra espugna la forte posizione del Dente di Velusina facendo prigioniera la guarnigione.

numero 49 del 3-10 dicembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Il lavoro dei “ragni” – i telefonisti – è continuo, paziente, minuzioso, eroico, veramente eroico. Il nemico bombarda? Non importa. C’è una linea da stendere, un altro filo da aggiungere alla ragnatela. I “ragni” escono coi loro grossi gomitoli e lavorano fra gli scoppi, tranquilli.”

numero 50 del 10-17 dicembre 1916, copertina

Gli ultimi momenti di uno degli “Zeppelin” abbattuti recentemente dagli inglesi.

numero 50 del 10-17 dicembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“I nostri velivoli bombardarono il campo di aviazione nemico in Prosecco con effetti giudicati assai efficaci.” (Dal Comunicato del 7 dicembre).

numero 51 del 17-24 dicembre 1916, copertina

“Il lungo corteo sempre crescente dei piccoli fanciulli belgi aspettanti la quotidiana distribuzione del pane, piccoli esseri disgraziati i cui corpi emaciati per la mancanza di nutrimento portano sovente le stigmate di qualche perniciosa malattia cagionata dalla mancanza dell’alimentazione così necessaria ai fanciulli di quella età.” (Dalla lettera del Papa).

numero 51 del 17-24 dicembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

“Nella regione a nord di Monastir, un aeroplano nemico, costretto ad atterrare, è stato preso da un distaccamento italiano. Due ufficiali che si trovavano sull’apparecchio sono stati fatti prigionieri.” (Comunicato del 13 dicembre da Parigi).

numero 52 del 24-31 dicembre 1916, copertina

“Sul Carso un nostro aviatore assalì un aerostato nemico in osservazione che cadde incendiandosi nei pressi di Ternovizza (Ternovica) a nord-est di Nabresina.” (Comunicato del 13 dicembre).

numero 52 del 24-31 dicembre 1916, p. 16 (4a di copertina)

L’on. Sonnino pronunzia alla Camera, con indimenticabile successo, il suo nobilissimo discorso del 18 dicembre spiegando perché la pace non è ora possibile.

numero 53 del 31 dicembre 1916-7 gennaio 1917, copertina

Tra la Patria e i combattenti. A dorso di mulo, sotto la tormenta, i doni di Capodanno salgono alle trincee di prima linea.

numero 53 del 31 dicembre 1916-7 gennaio 1917, p. 16 (4a di copertina)

La “Domenica del Corriere” – L’assassinio a Serajevo

Solo nel numero 27 del 5-12 luglio 1914 “La Domenica del Corriere”, che esce appunto la domenica, può dare notizia del tragico avvenimento del 28 giugno. La tavola di apertura, opera di Achille Beltrame, ritrae L’assassinio a Serajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando erede del trono d’Austria, e di sua moglie. L’articolo a p. 9 (Assassinio del Principe Ereditario d’Austria) include una foto di famiglia di Francesco Ferdinando con la moglie e i figli ed una fotografia dei “due futuri imperatori d’Austria”: l’arciduca Carlo con in braccio il piccolo Franz Josef Otto.

La “Domenica del Corriere” – Il corteo funebre

“La Domenica del Corriere” del 12-19 luglio 1914 (n. 28) dedica le tavole di copertina a fatti di cronaca italiana (un temporale tragico in Brianza e un atto di eroismo di un carabiniere in Sardegna), ma nelle pagine interne appare una fotografia del corteo con le bare dell’arciduca e di Sofia di Hohenberg che attraversa Trieste, sotto il titolo Il doppio assassinio politico di Serajevo.

La “Domenica del Corriere” – L’inizio della guerra

Nel numero 32 del 9-16 agosto 1914 “La Domenica del Corriere” la tavola di apertura di Beltrame è dedicata all’Inizio della guerra austro-serba: combattimento presso il ponte sulla Sava che unisce l’Austria alla Serbia.

La “Domenica” riserva al tema della guerra anche una serie di articoli e di fotografie nelle pagine interne della rivista. Elenchiamo i titoli di questo primo numero dopo lo scoppio del conflitto: Figure della guerraLa Lega della morteI colori nazionali dei vari Stati del mondoLe bandiere di guerra dei vari Stati d’EuropaI primi moti e le prime conseguenze della guerra. In quest’ultimo intervento, un servizio fotografico mostra le reazioni della popolazione in diverse città: “Dimostrazioni di giubilo di studenti a Berlino per la dichiarazione di guerra alla Serbia”; “Dimostrazioni di giubilo per la guerra davanti al Ministero della guerra a Vienna”; “La stazione di Belgrado assediata dalla folla abbandonante la città per paura della guerra”; “Spaventata dalla guerra, la folla a Berlino accorre a ritirare i soldi alla Cassa di Risparmio”.

La tavola finale è riservata ad un episodio di cronaca di altro argomento, ma presto entrambe le tavole illustrate a colori riguarderanno la guerra in corso.

La “Domenica del Corriere” e la Grande Guerra

L’allestimento di una piccola rassegna espositiva, inaugurata il 28 luglio 2014 a 100 anni esatti dall’inizio della prima guerra mondiale, offre ai frequentatori della biblioteca una anteprima delle immagini della Grande Guerra che attraverso la rivista raggiungevano le famiglie italiane. Ai momenti più significativi (lo scoppio della guerra fra Austria-Ungheria e Serbia nel 1914, l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, la resistenza sul Piave e la chiamata della classe del ’99 dopo Caporetto nel 1917, la fine della guerra nel 1918) si sono affiancati episodi riguardanti Gorizia, come la visita di Vittorio Emanuele dopo la conquista della città nel 1916 e la conclusione della corsa ciclistica Pavia-Gorizia nel 1919, nella città non ancora formalmente annessa all’Italia.

Questi i titoli delle tavole esposte nelle bacheche disposte all’ingresso dello scalone principale della biblioteca:

Inizio della guerra austro-serba: combattimento presso il ponte sulla Sava che unisce l’Austria alla Serbia (1914)

L’esercito italiano è in marcia: scompare l’ingiusto confine, cadono gli emblemi del nemico (1915)

Le ignobili armi austriache trovate nelle caverne di Quota 121: mazze ferrate, pugnali di lamiera, coltellacci da pellirosse (1916)

Il Re d’Italia visita Gorizia italiana (1916)

La lotta sul Piave (1917)

Ai giovanissimi tra i valorosi (1917)

Alle calcagna del nemico in rotta (1918)

Nell’ora della gloria (1918)

Una corsa ciclistica che è stata una manifestazione patriottica (1919)

  La “Domenica del Corriere” – La battaglia di Liegi

Nel numero 33 del 16-23 agosto 1914 de “La Domenica del Corriere” entrambe le tavole a colori riguardano la battaglia di Liegi che si conclude con la resa della città il 16 agosto. Beltrame illustra una carica della cavalleria belga (La grande battaglia di Liegi: cavalleria belga che assalta valorosamente e volge in fuga quattro squadroni di cavalleria tedesca) e la popolazione di Bruxelles che segue le notizie nella Grand Place (Nella Gran Piazza di Bruxelles il popolo si entusiasma e si avvilisce alle nuove della vittoria belga sui tedeschi e della caduta di Liegi).

Un articolo nelle pagine interne si occupa invece de Le prime nostre vittime della guerra europea: si tratta degli emigrati italiani che a causa della crisi internazionale perdono il lavoro e sono costretti a rientrare nel proprio Paese.

La “Domenica del Corriere” – La resistenza del Belgio

Nel numero 34 del 23-30 agosto 1914 l’attenzione continua ad essere rivolta al Belgio invaso e alla disperata resistenza dell’esercito e dei civili.

I titoli delle tavole: La battaglia di Haelen (Belgio): terribile attacco dei tedeschi, respinto dai belgi, attraverso i ponti militari e Guerra a coltello in Belgio: nei villaggi presso Liegi la popolazione difende coi denti i propri focolari contro i tedeschi invasori.

La “Domenica del Corriere” – La guerra europea

Il numero 35 del 30 agosto-6 settembre 1914 dedica la copertina alla morte di papa Pio X, che fa passare per un momento in secondo piano gli eventi bellici. La “guerra europea” è però presente nella tavola finale, che documenta una fase dei combattimenti intorno alla città alsaziana di Mulhouse, più volte persa e riconquistata dagli opposti eserciti: La guerra europea: combattimento fra francesi e tedeschi intorno ad un treno militare che trasportava rinforzi a Mulhouse.

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