Gorizia giorno per giorno – 7 febbraio 1916

Gorizia

Dei negozi goriziani, 65 sono chiusi e 24 aperti, non tutti giorni e poche ore al giorno, e con le saracinesche abbassate per paura delle granate. Tra questi quattro macellerie che vendono la carne di manzo a 3 o 4 corone al chilo.

In città ci sono 9.000 civili che vivono nelle cantine per timore dei bombardamenti.

Il prezzo delle case è crollato. Le abitazioni signorili sono occupate da profughi che non pagano affitto, “poiché non sanno neppure chi ne sia padrone”.

Muore a causa dei bombardamenti Giovanni Paulettig di 61 anni.

Nel corso della settimana si ripetono ancora a Gorizia gli incidenti con le granate inesplose che ormai sono diffusissime su tutto il territorio del comune. Nel tentare di rimuoverle o anche solo avvicinandosi ad esse molte persone saranno uccise nel corso di tutto l’assedio Nella prima settimana di febbraio le vittime sono un ragazzo in via Trieste e un uomo a Piuma.

Vienna

L’onorevole Bugatto fa pubblicare sulla “Neue Freie Presse” il testo di una poesia ricevuta in una cassettina con una granata italiana aperta e riempita di bucaneve, rose alpine e rami freschi. L’originale pacchetto gli è giunto da un suo conoscente che combatte sul fronte dell’Isonzo per la difesa di Gorizia. Questo il testo della poesia: L’innimico manda bombe / Manda fiori l’amistà / Ferro e piombo dall’Italia Da Gorizia a Vienna va / Fiori manda a voi la patria / E un saluto che dirà Finché qui si colgon fiori I nemici restan fuori / Fior qui sempre fioriranno / Dunque mai vi entreranno / Mai Cadorna avrà Gorizia / Sempre d’Austria essa sarà.

Admont

Dopo il 7 febbraio Ervino Pocar viene chiamato a prestare servizio militare nella difesa territoriale nella cittadina di Admont (situata tra Graz e Salsburgo): vi resta fino all’agosto 1916, quando viene esonerato e torna al confino di Graz.

Fiume

I Bortolotti hanno chiesto di poter rientrare a Gorizia, ma la loro richiesta è stata respinta. Chiedono allora, per riavvicinarsi alla città, di essere autorizzati a recarsi a Dornberg.

Graz

Si tiene un concerto di beneficenza dei fuggiaschi di guerra, cui partecipa il coro dei 300 bambini e bambine di Wagna diretto dal maestro Seghizzi. Il ricavato è destinato agli invalidi di guerra della Stiria e abbattimento del costo dei viveri per la popolazione povera. L’iniziativa è presentata come una manifestazione di riconoscenza da parte dei “fuggiaschi del Mezzogiorno” per l’accoglienza ricevuta.