Gorizia giorno per giorno – 30 maggio 1915

Gorizia

Arriva in città la 58° divisione, proveniente dal fronte serbo, comandata dal generale Ervin Zeidler, che sceglierà come suo comando i locali del centralissimo Hotel Posta. La 58° è formata dalla 4a e 5a Brigata di montagna, composte in buona parte da soldati dalmati, e dalla 121a Brigata di fanteria della milizia territoriale (K.K.Landsturm)che difenderanno Gorizia con grandissimo valore e determinazione sino all’arrivo degli italiani in città l’otto agosto del 1916.

Calma relativa durante il giorno. Dalle 17 alle 18 tre aerei da ricognizione sorvolano la città. La contraerea cerca invano di abbatterne uno che si è spinto a bassa quota. Un altro aereo italiano lancia 27 bombe sulla stazione Transalpina nel tentativo di disturbare il dispiegamento degli uomini di Zeidler.

Movimento continuo di truppe, carri e cannoni durante la notte attraverso la città. Alcuni cittadini notano la presenza anche di diversi militari dell’esercito tedesco.

Udine

Carlo Furlani e altri volontari goriziani sono ancora in attesa di vestire la divisa italiana.

Dal fronte

A Villesse appena occupata il maggiore Domenico Citarella minaccia di fucilare sei abitanti del paese per intelligenza con il nemico. L’intero paese viene tenuto sotto assedio per due giorni.

Leibniz – campo di smistamento profughi

Il deputato provinciale Olivo Pontoni comunica al capitano distrettuale Faidutti l’arrivo di 3.608 internati italiani residenti nel Litorale, circa 20.000 profughi di lingua italiana (goriziani e istriani) e quasi 17.000 profughi di lingua slovena dei paesi interessati dalle azioni militari (Collio, Carso, medio Isonzo).