Gorizia giorno per giorno – 26 maggio 1915
Gorizia
Tutta la notte si sentono sparare cannoni e mitragliatrici. Non ci sono giornali e non si sa cosa accade.
Tre aerei italiani sorvolano Gorizia. Rombo dei cannoni al mattino e – meno intenso – al pomeriggio. Fumo su San Floriano, Santa Croce, Quisca e il San Valentin.
Si ha notizia del bombardamento di Venezia e della costa adriatica italiana.
Chiusura anticipata delle scuole.
Si sente un lontano cannoneggiamento. Rumore di mitragliatrici e fucili dalla Groina.
Molti sfollano da Gorizia verso l’interno dell’Impero, partendo dalla Transalpina per Opcina.
Anche gli orologi pubblici non devono suonare le ore, per non indicare la direzione della città al nemico.
Viene arrestato e deportato a Mittergrabern il negoziante Francesco Planiscig,
Intorno a mezzanotte, i genieri austriaci attraversano le strade della città per raggiungere l’Isonzo e il Collio, dove vengono scavate trincee.
Dal fronte
Il re Vittorio Emanuele III parte per il fronte.