Gorizia giorno per giorno – 26 luglio 1915

Gorizia

Violentissimi combattimenti per il controllo del monte San Michele.

La via Morelli viene chiusa al transito a causa del pericolo di crollo delle case pericolanti.

Il negoziante Pompeo Rubbia viene arrestato e confinato a Krainburg.

L’arcivescovo Sedej decide di lasciare Gorizia.

Dal fronte

Quota 118 sul monte Sei Busi viene conquistata dalla brigata Pinerolo che viene poi ricacciata indietro dal contrattacco austriaco, incapace però di riprendere la quota che resterà terra di nessuno.

St. Pölten

Il Capitanato Distrettuale di St. Pölten (Bassa Austria) scrive alla Giunta Provinciale di Gorizia lamentandosi per il comportamento dei profughi goriziani, accusati di furti e di essere “per la maggior parte riluttanti al lavoro, eccessivi nelle loro pretese di salario e sostentamento”, provocando così l’ostilità della popolazione, e chiede che la Giunta intervenga a contrastare le “attività colpevoli” dei profughi.