Gorizia giorno per giorno – 15 febbraio 1916

Gorizia

L’artiglieria italiana inizia a prendere di mira la villa Windspach sotto la Cappella colpendola con granate da 280 mm. Nella stessa zona sono distrutte le case Stolfa Ramot, la scuola Fumagalli e il palazzo Ritter. Ridotta in macerie anche la nuova casa del costruttore edile Mosettig.

Il duomo è ancora chiuso. I giornali hanno criticato il comportamento dei Vicari del duomo, che non si sono adoperati sufficientemente per riaprire la chiesa ai fedeli, come riferisce mons. Castelliz in una lettera all’arcivescovo Sedej.