Gorizia giorno per giorno – 14 gennaio 1916

Gorizia

Dal 14 al 16 gennaio riprendono violentissimi i bombardamenti sulla città. Ad essere battute in maniera particolarmente violenta la via Tre Re, in cui viene seriamente danneggiata anche l’abitazione della scrittrice Paul Maria Lacroma, via Giardino, via Torrione e via Leopardi, dove diversi edifici subiscono danni: in particolare la villa Reinholz corre il rischio di essere distrutta dalle fiamme ed è salvata dall’intervento dei pompieri. I pompieri cittadini si spendono per cercare di spegnere subito tutti gli incendi, ma non sono soli: alla squadra goriziana si è aggiunta quella di Graz, che opera insieme ai colleghi della città bombardata.. Vanno in frantumi i vetri delle finestre del Palazzo di Giustizia in via Dogana, mentre una granata di grosso calibro – presumibilmente un 280 millimetri – distrugge anche la conduttura dell’acqua potabile in piazza Sant’Antonio.

La popolazione civile si trova in difficoltà con gli approvvigionamenti.

Muore a causa dei bombardamenti Antonio Marvin di 59 anni.

Oslavia

Muore in combattimento il sottotenente di fanteria Carletto Cervi da Novara, di 21 anni. La lapide che lo ricorda si trova ora nel percorso espositivo del Museo della Grande Guerra di Gorizia.

Castagnavizza

Ferdinand Pamberger realizza un disegno di carri di reparti di genieri presso Castagnavizza.

Lubiana

La città è sorvolata da aerei italiani che effettuano un bombardamento.

Graz

La “Gazzetta d’accampamento di Wagna” pubblica una Lista delle perdite con nomi del Goriziano.