Gorizia giorno per giorno – 1 luglio 1915
Gorizia
Le prime due granate dirette alla stazione di San Pietro colpiscono il manicomio per un errore di puntamento. Non saranno le ultime. Altre tre meglio dirette cadono nella zona dello snodo ferroviario uccidendo un cavallo. Una cinquantina di bombe cadono in località Bianca, nei pressi della tenuta delle suore orsoline, senza però danneggiare l’edificio. Muore il sedicenne Giovanni Nicolaievic.
In città il cibo è razionato: la carne si trova solo due volte alla settimana, latte, uova, zucchero e pasta hanno prezzi elevati, altri generi alimentari e di prima necessità (olio, sale, riso, farina, orzo, carbone, petrolio, sapone) sono introvabili. Nel corso del mese i fornai interrompono la produzione del pane a causa della mancanza di farina. Del resto il pane posto in vendita negli ultimi tempi era pessimo (“buono per i porci”).
Partono per Leibnitz una decina di irredentisti goriziani internati, tra cui la famiglia Del Piero.
Sofronio Pocarini viene interrogato e chiuso in cella. I prigionieri vedono la forca preparata nel cortile e alcuni ne sono sconvolti: non il giovane Sofronio, che si dimostra indifferente.
Aquileia
In luglio Italico Brass esegue il dipinto I territoriali alla guardia della torre di Aquileia.