Gli internati goriziani

Gorizia e la Grande Guerra

Questi i goriziani e isontini i cui volti appaiono nella grande stampa fotografica. Mancano invece nel Quadro ricordo in onore degli ex internati molti ritratti di cittadini goriziani (come di altre località del Friuli austriaco, di Trieste e dell’Istria) internati o confinati.

Riccardo Bernt (Gorizia 1874), impiegato arrestato il 25 maggio 1916, confinato a Leibnitz.

Giorgio Bombig (Bombi) (Ruda 1852), maestro, poi negoziante, podestà di Gorizia, arrestato il 1° novembre 1915, deportato a Gollersdorf.

Ferruccio Bozzini (Gorizia 1880), speditore, arrestato il 17 ottobre 1915, deportato a Gollersdorf.

Francesco Bragagna (Monfalcone 1882), industriale, arrestato il 20 maggio 1915, deportato a Gollersdorf.

Giuseppe Bramo (Gorizia 1862), medico, arrestato il 24 maggio 1915, deportato a Wagna e Hainburg, riportato a Gorizia come ostaggio minacciato di impiccagione in caso di sabotaggi, poi internato a Gollersdorf. Sua testimonianza dell’arresto e del periodo trascorso da ostaggio nel carcere di Gorizia.

Mercede Candutti (Gorizia 1859), maestra, arrestata il 30 luglio 1915, confinata a Oberhollabrunn. Sorella della successiva.

Pia Candutti (Gorizia 1860), sorella della precedente, arrestata il 30 luglio 1915, confinata a Oberhollabrunn. Sorella della precedente.

Alfredo Fantuzzi (Gorizia 1897), studente, arrestato il 19 luglio 1915, internato a Mittergrabern. Sua testimonianza dell’internamento.

Oliva Feresin (Gorizia 1887), privata, arrestata il 6 maggio 1916, internata a Mittergrabern.

Luigi Girardelli (Gorizia 1868), professore liceale, arrestato il 22 luglio 1917, confinato a Lubiana.

Ignazio Illiasch (Ilias) (Gorizia 1878), negoziante, arrestato il 15 marzo 1916, confinato a Graz.

Maria Illiasch (Ilias), gestore del bar in via Teatro n. 4.

Giuseppe Juch (Iuch, Iucchi) (Gorizia 1869), tipografo, arrestato il 13 luglio 1915, confinato a Poggstall.

Alfredo Lenassi (Crenovizza 1850), industriale, consigliere comunale di Gorizia e deputato liberale al parlamento di Vienna, arrestato il 15 gennaio 1916, confinato a Oberhollabrunn dove muore il 26 dicembre 1917.

Oscar Lepre (Gorizia 1886), caffettiere, arrestato il 1° ottobre 1915, deportato a Sitzendorf.

Angelo Madriz (Gorizia 1900), studente, impiegato comunale, arrestato il 12 gennaio 1916, deportato a Raschalà. Fratello dei successivi.

Giuseppe Madriz (Gorizia 1892), studente di ingegneria edile al Politecnico di Torino, arrestato il 12 gennaio 1916, deportato a Raschalà e quindi richiamato alle armi nell’esercito austroungarico. Fratello di Angelo e Luigi.

Luigi Madriz (Gorizia 1898), agricoltore, arrestato il 12 gennaio 1916, deportato a Raschalà. Fratello dei precedenti.

Francesco Massig (Massi) (Gorizia 1872), negoziante, arrestato il 23 maggio 1915, deportato a Mittergrabern.

Valentino Pascoli (Gorizia 1882), avvocato, arrestato il 20 maggio 1915, deportato a Mittergrabern e Gollersdorf.

Edoardo Perinzig (Gorizia 1861), negoziante, caposestiere del Corno, arrestato il 18 maggio 1916, confinato a Graz.

Pietro Pinausig (Pinausi) (Gorizia 1868), avvocato, consigliere comunale, arrestato il 15 luglio 1916, confinato a Oberhollabrunn. Il 31 ottobre 1918 costituisce il governo provvisorio della provincia di Gorizia.

Francesco Planiscig (Planissig, Planissi) (Gorizia 1862), negoziante, arrestato il 26 maggio 1915, deportato a Mittergrabern.

Ervino Pocar (Pirano 1892), professore, germanista, arrestato il 10 luglio 1915, confinato a Graz dove insegna ai ragazzi profughi del Goriziano e del Trentino.Fratello di Edoardo, volontario nell’esercito italiano, e di Sofronio, processato per irredentismo.

Giovanni Pocar (Cormons 1852), pensionato, arrestato il 26 luglio 1915, confinato a Graz. Padre di Edoardo, Ervino e Sofronio.

Sofronio Pocar (Pocarini) (Fiumicello 1898), studente,arrestato il 30 giugno 1915, assolto dall’accusa di alto tradimento il 7 luglio 1915 e internato a Leibnitz; successivamente arruolato nell’esercito austroungarico come “politicamente sospetto”. Figlio del precedente.

Teodolinda Schnabl (Gorizia 1871), possidente, arrestata il 6 giugno 1915, confinata a Pettau.

Cesare Soller (Solleri) (Gorizia 1885), impiegato, deportato a Gollersdorf.

Adalgisa Treleani (Gorizia 1889), privata, arrestata il 16 settembre 1915, deportata a Gollersdorf. Sorella del maestro Ermanno, profugo in Italia prima del 24 maggio 1915. Figlia della successiva.

Regina Treleani (Gorizia 1846), privata, arrestata il 16 settembre 1915, deportata a Gollersdorf. Madre della precedente.

Carlo Vouch (Vucchi) (Gorizia 1865), fattorino, arrestato il 25 maggio 1915, deportato a Wagna e a Hainburg, riportato a Gorizia come ostaggio minacciato di impiccagione nel caso di sabotaggi, quindi internato a Mitterburg,

Gli altri goriziani presenti nell’elenco pubblicato in Ettore Kers, I deportati della Venezia Giulia nella guerra di liberazione. Storia, aneddoti, documenti. Milano, R. Caddeo, 1923:

Silvio Barazzetti (1882), fattorino, deportato a Mittergrabern

Ferdinando Bartos (1856), impiegato, deportato a Leibnitz

Olga Bernt (1883), privata, confinata a Cilli

Amadio Bolaffio (1851), negoziante, confinato a Leibnitz

Argia Bombig nata Lepre (1878), privata, deportata a Gollersdorf

Pio Bonelli (1881), impiegato, deportato a Mittergrabern

Ferruccio Bozzini (1880), spedore, deportato a Gollersdorf

Carmela Bramo (1870), maestra, confinata a Poggstall

Teresa Bramo (1858), maestra, confinata a Poggstall

Maria Brass (1870), privata, confinata a Poggstall

Antonio Bratus (1887), professore, confinato a Poggstall

Olivo Bregant (1898), agricoltore, deportato a Gollersdorf

Nicolò Budau (1848), negoziante, confinato a Wiener Neustadt

Luigi Buzzi (1890), droghiere, confinato a Poggstall

Michele Candutti (1891), studente, deportato a Mittergrabern

Angelo Canetti (1852), tipografo, deportato a Mittergrabern

Arturo Cernaz (1877), costruttore edile, confinato a Poggstall

Sofia Cesciutti (1863), privata, confinata a Poggstall

Paolo Cicuta (1871), agronomo, deportato Katzenau

Eugenio Cociancig (1883), impiegato, deportato a Mittergrabern

Francesco Collenz (1853), pittore, deportato a Mittergrabern

Elena Conforto (1852), privata, confinata a Poggstall

Augusto Defant (1885), ingegnere, deportato a Gollersdorf

Clemente Delneri (1865), pittore, confinato a Vienna

Francesco Delpin (1861), cassiere, confinato a Poggstall

Cesare Deperis (1891), impiegato, deportato a Mittergrabern e Gollersdorf

Mario Fabbro (1893), impiegato, deportato a Mittergrabern

Elena Favetti (1893), privata, confinata a Poggstall

Elisa Favetti (1858), privata, deportata a Gollersdorf

Elisa Favetti (1858), maestra pensionata, confinata a Poggstall

Luciano Favetti (1897), studente, deportato a Gollersdorf

Pietro Favetti (1854), industriale, deportato a Gollersdorf

Giuseppe Furlani (1874), ragioniere, deportato a Gollersdorf

Augusto Gironcoli (1852), farmacista, confinato a Wagna

Carolina Grioni (1884), maestra, confinata a Graz

Francesco Grioni (1849), pensionato, deportato a Mittergrabern

Giuseppe Grudina (1870), ragioniere, deportato a Mittergrabern

Antonietta Iaman (1890), maestra, deportata a Gollersdorf

Adele Klietsch (1862), maestra, confinata a Modling

Giovanni Kuliat (1889), calzolaio, deportato a Raschalà

Ruggero Kurner (1848), farmacista, confinato a Graz

Cristino Lepre (1861), caffettiere, deportato a Sitzendorf

Carolina Luzzatto (1837), giornalista, deportata a Gollersdorf

Olga Mauer (1884), privata, confinata a Oberhollabrunn

Romeo Mazzurini (1882), impiegato, confinato a Szeged

Elisa Mulisch nata Seppenhofer (1862), privata, confinata a Poggstall

Giovanni Orazietti (1849), impiegato comunale, deportato a Gollersdorf

Anita Ortali (1882), maestra, confinata a Leibnitz

Fausta Ortali (1899), sarta, confinata a Leibnitz

Giovanni Ortali (1885), macellaio, deportato a Gollersdorf; riportato a Gorizia come ostaggio

Libera Ortali (1886), sarta, confinata a Leibnitz

Maria Ortali (1892), modista, confinata a Leibnitz

Pietro Ortali (1857), impiegato, deportato a Poggstall

Antonio Orzan (1854), commerciante, confinato a Poggstall

Andrea Perco (1866), imprenditore edile, deportato a Gollersdorf

Giovanni Perinzig (1858), impiegato comunale, confinato a Graz

Oreste Persa (1876), negoziante speditore, deportato a Thaerhorf

Francesco Pinausig (1868), ragioniere, deportato a Mittergrabern

Giovanni Pincherle (1887), impiegato, deportato a Mittergrabern

Giuseppe Pincherle (1852), negoziante, confinato a Graz

Antonio Planiscig (1861), impiegato, deportato a Mittergrabern

Luigi Resen (1867), commissario annonario, deportato a Mittergrabern

Carlo Roscovetz (1883), impiegato, confinato a Graz

Pompeo Rubbia (1866), negoziante, confinato a Krainburg

Ugo Russi (1875), ingegnere, deportato a Mittergrabern

Emilio Schapla (1872), impiegato, deportato a Gollersdorf

Laura Seculin (1880), privata, deportata a Gollersdorf

Angelo Suppansig (1856), impiegato, confinato a Graz

Riccardo Thomann (1892), assistente edile, deportato a Mittergrabern

Roberto Thedrez (1856), pensionato, confinato a Graz

Leopoldo Travani (1859), impiegato, confinato a Graz

Clemente Trevisa (1872), negoziante, confinato a Poggstall

Luisa Venier nata Doerfles (1858), privata, deportata a Gollersdorf

Giovanni Verbig (1894), studente, deportato a Raschalà

Guido Vergna (1875), impiegato, deportato a Mittergrabern

Anna Villat nata Mulitsch (1854), privata, deportata a Gollersdorf

Carmen Villat (1898), privata, deportata a Gollersdorf

Luigi Villat (1856), negoziante, deportato a Katzenau

Luigia Vinci (1883), privata, confinata a Rottenmann