Cronaca goriziana – 1915
Gorizia e la Grande Guerra
I ricordi della famiglia Pocar: la diserzione di Edoardo nel febbraio 1915
18 febbraio 1915 Le notizie sono ancora e sempre contraddittorie. Anche dai giornali che vengono portati di contrabbando dal regno si può…
La corrispondenza della famiglia Mulitsch: febbraio-aprile 1915
La corrispondenza intercorsa tra i componenti della famiglia Mulitsch nei mesi precedenti l’entrata in guerra dell’Italia dà l’idea di come una famiglia…
Dal diario di Carlo Furlani (aprile-maggio 1915)
Il giovane goriziano Carlo Furlani (classe 1896), appartenente ad una famiglia irredentista, lascia Gorizia il 9 aprile 1915 con l’intenzione di arruolarsi…
L’internamento di Guido Hugues
Il 14 maggio 1915, nella precipitosa leva militare straordinaria della ‘intelligenza’ irredenta, indetta in una scuola comunale del borgo di San Rocco…
La partenza di Carlo Hugues da Gorizia e la sorte del suo archivio
I miei genitori nella fiducia condivisa, oso dire, da tutti i cittadini italiani di Gorizia, che l’Esercito Liberatore sarebbe entrato in Gorizia…
Testimonianze da Gorizia il 23 e 24 maggio 1915
Si propongono alcuni passi di diari, lettere e testimonianze di goriziani che raccontano la situazione in città al momento dell’entrata in guerra…
Il commissariamento del Comune di Gorizia: i ricordi di Ernesto Dandini
Nel pomeriggio del 22 maggio 1915 venni chiamato di urgenza dal Luogotenente barone Frieskene il quale mi comunicò che in considerazione dell’imminente…
I ricordi di Henrik Tuma: maggio 1915
Il 24 maggio 1915, giorno in cui cominciò la guerra con l’Italia, ero rimasto in ufficio per tutta la giornata, anche se…
I ricordi di Henrik Tuma: i primi giorni di Gorizia in prima linea
Ancor oggi mi stupisco a pensare come avessi potuto lasciare la famiglia sola, quasi senza darmene pensiero, a così breve distanza dalla…
Testimonianze degli sfollati di Oslavia: Jožef Primožič
Già nell’aprile del ’15 si cominciava ad avere la sensazione che qualcosa stava per succedere. Quasi ogni giorno giravano per il paese…
Testimonianze degli sfollati di Oslavia: Kristina Komavli
Non mi ricordo l’esatta data della nostra partenza, ma penso che avvenne il 25 o il 26 maggio del 1915 verso mezzogiorno….
Testimonianze degli sfollati di Oslavia: Milka Šosteršič
La nostra casa si trovava nella parte superiore di Oslavia, sulla strada principale per San Floriano. Ci siamo pertanto trovati nella zona…
Testimonianze dei profughi di Oslavia: Angela Pavlin
Partimmo da Oslavje [Oslavia] il 25 maggio. Arrivammo a Gorizia da dove allora c’era il ponte nuovo, e là rimanemmo fino al…
L’arresto di Giuseppe Bramo
Trovo all’uscio d’entrata una guardia che mi dichiara in arresto e mi ordina di tosto seguirla. Erano le 4.30 del mattino. Finii…
L’internamento di Eugenio Cociancig
Indimenticabile giorno! Un gruppo non indifferente di italiani di questa nostra Gorizia lo vide spuntare vigilato dalle occhiute sentinelle austriache nelle aule…
I ricordi di Henrik Tuma: spie austriache a Gorizia
L’Austria, all’inizio della guerra, aveva spie dappertutto: tra i soldati, al confine per le operazioni belliche e tra la popolazione civile per…
I ricordi di Enrico Rocca interventista e volontario
Un giorno dalla casa materna evasi verso il mondo e, dalla piccola patria di coloro che si dicevan goriziani perché slavi non…
Dal diario di Carlo Furlani (giugno 1915)
[Udine] 2 giugno Sono destinato al 2° Reggimento Fanteria della Brigata Re. Caserma Savorgnan. Ricevo la divisa. Sono felice. Soldato d’Italia! Penso…
Enrico Rocca. Di vedetta sul Sabotino
Ed ecco che, come in sogno, mi rivedo la notte montare di vedetta sul Sabotino. A intervalli quasi regolari una cannonata solca…
I cinque ostaggi goriziani
La mattina del 19 giugno, verso le 5, fui svegliato bruscamente. A fianco del letto scorgo un gendarme. Egli mi ordina di…
Cesare Deperis e il francobollo a testa in giù
Uno degli ostaggi è il giovane Cesare Deperis, impiegato ventiquattrenne, che ha a suo carico un pericoloso precedente: a diciannove anni, il…
Giuseppe Cisilin: prigioniero dei russi, in partenza per l’Italia
“A Pocinki io me la passavo abbastanza bene. Ogni giorno ci dicevano che i prigionieri italiani verrebbero trasportati in Italia come prigionieri….
I ricordi di Henrik Tuma: la prima battaglia dell’Isonzo
Alla metà di giugno del 1915 si combatté la cosiddetta prima battaglia dell’Isonzo. Vedemmo grandi granate cadere sulla cima del Podgora, dove…
Alojzij Res: la notte di San Giovanni
Lo scrittore goriziano Alojzij (Gigi) Res (1893-1936), slavista, italianista, traduttore e mediatore tra cultura italiana e cultura slovena, è autore di un…
La notte di San Giovanni di Vann’Antò
La “notte di San Giovanni” che segna l’inizio della prima battaglia dell’Isonzo colpisce anche l’immaginazione del futurista e interventista siciliano Vann’Antò (Giovanni Antonio Di…
L’avviso del commissario civico Dandini
Concittadini Da trenta giorni il perfido nemico si trova dinanzi alle porte di Gorizia. Ma vani sono tutti i suoi sforzi di…
L’arresto di Sofronio Pocarini
30 giugno mattina. Verso le 10½ un poliziotto in borghese e un gendarme sergente. “Vestirsi, venir con noi”. Poi lettere, cassettin, perquisizione…
Lettera alla madre di Carlo Furlani
3 luglio Siamo al campo. Sono destinato alla 6a compagnia. Sono su un’altura poco distante dal Calvario; anzi, strada facendo ho visto…
Dal diario di guerra di Carlo Furlani (luglio 1915)
[Fronte dell’Isonzo] 5 luglio Ciascuno di noi riceve un nome di guerra per esser salvaguardati in coso di prigionia; il mio è…
I ricordi di Henrik Tuma: la seconda battaglia dell’Isonzo
Nella seconda battaglia dell’Isonzo, credo si fosse agli inizi di luglio, il fuoco divenne così intenso, che si sentivano i proiettili cadere…
L’internamento di Sofronio Pocarini
Il giudice militare che, come si seppe in seguito, era, nella vita borghese, un deputato socialista al Parlamento di Vienna, aveva chiamato…
L’internamento di Alfredo Fantuzzi
Prelevato in casa da una guardia e da un gendarme, al comando di polizia, dove trovai Giovanni Pincherle che conoscevo appena, ma…
Testimonianze dei profughi del Carso: Rosalia Devetak Juren
A Bruck c’era un grande campo, già costruito. Su in alto c’era un cimitero ed alcuni erano già sotterrati, probabilmente c’era anche…
Testimonianze dei profughi del Carso: Jožefa Lakovic Jarč
Il 3 luglio venimmo informati che saremmo stati messi sul treno da Sežana per l’Austria inferiore. Portammo con noi le poche cose…
L’odissea dei regnicoli di Gorizia
Dal maestro Alfredo Luccarini [sic], professore del Conservatorio di Trieste, giunto a Milano martedì scorso coi profughi della regione di Gorizia, riceviamo…
Il bombardamento del monastero delle Orsoline
24 Luglio. Il nostro Convento subì quest’oggi la terribile catastrofe del bombardamento. Verso le 5 antim. l’artiglieria italiana prese di mira la…
Una richiesta di aiuto dai profughi goriziani a Losdorf
Assillati dalle tremende condizioni del momento […], abbiamo lasciato la città nell’intendimento di non recarsi molto lontano e sperando in un breve…
Le giornate di Arnaldo Mulitsch
Arnaldo Mulitsch, nascosto in casa dei parenti Villat per non presentarsi alla visita di leva ed essere mandato al fronte, racconta come…
Corrispondenti di guerra. Una notte a Gorizia
Gorizia, 7 agosto. Ecco l’amor pendente… A grandi, massicce lettere è incisa l’iscrizione sulla parte anteriore dell’arco intonacato di giallo, le prime…
Corrispondenti di guerra. Taccuino dell’Isonzo
La cosa curiosa in questo teatro di guerra è la vicinanza incredibile tra la quotidianità tutto sommato piacevole e i combattimenti di…
L’orologio caduto nella piazza di Luigi Visintin
Mentre attraversavo la Piazza Grande, una bella mattina di sole dell’agosto 1915, con un carretto assieme ad alcuni compagni d’infanzia, Giovanni Leghissa…
L’arresto a Vienna di Elisa Mulitsch
Ma alle 8 di sera del 18 agosto, rientrata all’albergo colla signora Ortensia [Grusovin], due agenti in borghese che mi attendevano si…
L’arresto di Anna Maria e Carmen Villat
Quando mi levai martedì scorso [31 agosto 1915], non pensavo che quel giorno sarebbe stato per me il più doloroso del mio…
Testimonianze della contessa Mercedes de Baguer Baum nell’estate 1915
Andiamo nella villa Bockslaff (via Ponte Isonzo) per mettere in salvo la roba e passiamo poi per via Orzoni per recarci nella…
I racconti dei combattenti di Oslavia di Luigi Visintin
Ricordo ancora le scene e le lacrime di Maria [Carlovini, profuga da Canale d’Isonzo] e delle sue amiche al racconto che fece,…
Dal Collio alla Sicilia: i ricordi di Milka Šosteršič
Qualche giorno più tardi ricevemmo l’ordine di partire. Nostra madre vendette la mucca e con un camion militare ci portarono a Udine…
Dal Collio al Piemonte: i ricordi di Jožef Primožič
A fine agosto abbiamo ricevuto l’ordine di sgomberare e di partire per altre destinazioni. Ci hanno portato con i carri militari a…
Dal Collio al Piemonte: i ricordi di Viktor Onesti
Assieme a mio padre che non era stato arruolato dagli austriaci, andammo giù in Italia. Fino a Verona proseguimmo tutti insieme, tutti…
I bambini goriziani intorno ai cannoni di Luigi Visintin
[…] un colpo lo ricevette il rione [del ghetto] dai cannoni, durante la guerra del 1915, che erano stati appostati sui prati…
Il nuovo nascondiglio di Arnaldo Mulitsch
Ora là non potevo con sicurezza più rimanere, perché nella stanza da letto degli zii abitavano già due ufficiali i quali, sapendo…
La Croce Rossa britannica a Quisca
Le nostre autoambulanze, ai primi di settembre del 1915, furono mandate, per stazionarvi, parte a Quisca verso Monte Sabotino, parte a Vipulzano…
L’inizio della terza battaglia dell’Isonzo. Il monte San Valentin in fiamme
Ai 18 corr. [ottobre 1915] l’artiglieria italiana aveva cominciato un violento bombardamento su tutto il fronte dal Kern al mare e specialmente…
G. M. Trevelyan. La terza battaglia dell’Isonzo
“Il 19 ottobre 1915 cominciò il bombardamento preliminare italiano del Monte Sabotino; e si protrasse fino agli ultimi di novembre una prolungata…
La condanna a morte di Emilio Cravos: documenti e testimonianze
Il 17 novembre 1915 il goriziano Emilio Cravos, giudicato colpevole di tradimento per aver inneggiato all’Italia la sera del 15 novembre nell’osteria…
Il diario di Lucia Bortolotti. Gorizia sotto una pioggia di proiettili
18 novembre [1915] (giovedì). Devo sottolineare questo giorno. È l’inferno. il bombardamento ha principiato alla ½ dopo mezzanotte. Ora sono le 9 e continua…
L’incendio del Trgovski Dom
Ai 18 corr. [18 novembre 1915] di mattina fui svegliato dallo scoppio di granate, che per ben quattro ore caddero di continuo…
Il diario di Alojzij Res. Gorizia in fiamme
Gorizia, 21 novembre 1915 Riesco soltanto oggi a raccogliere alcune impressioni sullo spaventoso bombardamento durato due giorni. Non è che sia tornata…
Il diario di Clemente Furlani. La famiglia Furlani abbandona Gorizia
Il 22 novembre dello stesso anno [1915] rimase ucciso, in seguito a una ferita alla tempia provocata da una scheggia di bomba, il…
I ricordi di Maria Hofer. Da Gorizia a Wagna
La goriziana Maria Hofer (1905-1988) registra le sue memorie degli anni trascorsi nel campo profughi di Wagna, dall’autunno 1915 fino al termine…
I ricordi di Anton Brecelj: la strage degli operai militarizzati
Anton Brecelj (1875-1943), originario di Žapuže, racconta la giornata del 22 novembre 1915, quando nel corso del bombardamento di Gorizia viene colpita…
La fuga da Gorizia delle orfanelle del “Contavalle”. I ricordi di una suora
Sei lunghi mesi abbiamo passato fra l’assordante rumore dei cannoni e l’acuto fischiare delle granate nemiche, sfidando impavide tutto l’orrore d’una guerra…
La fuga da Gorizia di Riccardo Bisiach
Partimmo del venticinque novembre del quindici, la grande ofensiva che era sul Podgora, alora grandi bombardamenti, a Gorizia, e noi se iera…
Il bombardamento di Merna nei ricordi di Anton Budin
A Miren [Merna] sparavano ogni giorno, ed ogni giorno scappavamo nei rifugi. Naturalmente noi, i più piccoli, i bambini, trovavamo tutto divertente….
Notti di guerra a Gorizia di Luigi Visintin
Durante la guerra, nell’autunno del 1915, negli stessi locali [via Corno n. 19] era acquartierato un reparto di soldati ebrei galiziani che…
Dalle retrovie di Pradis di Cormons alle trincee di Lucinico
Pasquale Cirillo (classe 1895), di Trecase (Na), studente di medicina chiamato alle armi anche se figlio primogenito di madre vedova, sottotenente del…
Il bombardamento del Reserve-Spital e la partenza delle suore
13 dicembre 1915 Improvvisamente si udì un terribile fracasso. Si corse nei piani superiori in soccorso degli ammalati, ma non fu possibile…
La vigilia di Natale degli internati goriziani a Mittergrabern
Alla vigilia orniamo la nostra baracca coi festoni ecc. – La sera ci riuniamo intorno a due lunghe tavole (per la tovaglia…
La notte di Natale nelle trincee italiane a Lucinico
È Natale e piove a dirotto. Tutte le case lasciano passare l’acqua, ed io debbo trasportarmi il mucchio di fieno in un altro…
Dall’Albania al campo di prigionia dell’Asinara: Valentino Semi
Finalmente le truppe serbe vennero quasi tutte prese in consegna dall’esercito italiano. Ci fu annunciato che era la nostra volta. Un grido…
La situazione alimentare a Gorizia sotto attacco
30 dicembre 1915 Già prima della guerra qui si risentiva la mancanza di viveri e perciò tutto andò man mano rincarando. Nel…
I profughi del Collio a Nicosia: i ricordi di Milka Šosteršič
Che cosa stesse succedendo nelle terre natie si sapeva poco o niente. Le poche notizie ci vennero fornite dal figlio di una…
I profughi del Collio a Ivrea: i ricordi di Jožef Primožič
Durante tutta la nostra permanenza in Piemonte non sapevamo molto su quello che succedeva nelle terre che avevamo dovuto lasciare. A causa…
I profughi goriziani a Leibnitz
30 dicembre 1915 Tutti quelli che hanno abbandonato Gorizia, si lagnano per la carestia ed il freddo. Mi consta che a Leibnitz,…
La notte di San Silvestro del 1915 nel campo di Mittergrabern
Mitter Grabern. Paesetto disperso tra colline e pianura. Diversi chilometri distante da Ober-Hollabrunn. Paese prettamente tedesco. Nel pomeriggio di quel giorno il…