Cesare Deperis e il francobollo a testa in giù

Uno degli ostaggi è il giovane Cesare Deperis, impiegato ventiquattrenne, che ha a suo carico un pericoloso precedente: a diciannove anni, il 3 maggio 1910 ha spedito da Trieste una cartolina illustrata all’innamorata Anita Brandolisio affrancandola con un francobollo da 5 heller raffigurante l’imperatore, attaccato capovolto. Inoltre ha scritto “lo metto capovolto perché gli vada il sangue alla testa” e “piove, governo ladro”. Identificato e arrestato con amici dell’associazione “La Giovine Trieste” di cui è socio, agli arresti sono seguiti disordini a Trieste e altri arresti. Processato a Graz con altri dodici per irredentismo, è stato assolto dall’accusa, ma condannato a due mesi di carcere (ne aveva già scontati sette in attesa di giudizio) per “aver leso pubblicamente con atti di sprezzo la riverenza verso l’imperatore”, pur avendo provato a sostenere che si trattava di un codice per segnalare all’innamorata che erano stati scoperti e che dovevano scriversi fermo posta.

(http://www.ilcollezionista.bolaffi.it/2013/06/francobolli-a-testa-in-giu/)