Gorizia giorno per giorno – 19 luglio 1915
Gorizia
Alle vittime civili dei bombardamenti su Gorizia si aggiunge Maria Persoglia.
In questi giorni le autorità militari ritengono probabile l’ingresso in città dell’esercito italiano, e sono pronte a disporre lo sgombero delle autorità civili.
Aquileia
Il barone Eugenio Ritter de Zahony, sospettato di spionaggio, viene internato a Firenze. Anche lì sarà sospettato, nonostante l’età (71 anni), di essere un agente austriaco. Anche suo figlio Ettore e la nuora Luitgarda de Gersdorff sono internati dalle autorità italiane.
Dal fronte
In un violentissimo attacco condotto sul monte Calvario da un battaglione composto principalmente da giovani giuliani irredenti cadono feriti a morte i goriziani Edgardo Bolaffio, il primo volontario goriziano nelle file dell’esercito italiano a cadere, e Carlo Furlani, che proprio quel giorno compie 19 anni e che morirà però solo tre giorni dopo all’ospedale di Cormons. Entrambi riceveranno la croce al merito di guerra alla memoria. Nella stessa occasione viene dichiarato disperso il volontario cormonese Ermanno Geromet; voci diffuse lo danno per preso prigioniero, ferito, dagli austriaci, riconosciuto e giustiziato.
Sempre il 19 luglio, all’assalto del Podgora viene colpito il tenente romagnolo Decio Raggi che comanda la nona compagnia dell’11° Reggimento della Brigata Casale. Raggi, che morirà il 24 luglio all’ospedale di Cormons, è il primo italiano decorato con medaglia d’oro nella Grande Guerra.