Gorizia giorno per giorno – 27 maggio 1915
Gorizia
Nel corso della mattinata due arei sorvolano la città. Cannoneggiamento violentissimo tutto il giorno. Fuoco sul Collio, su San Floriano e sul San Valentin.
Il rumore dei cannoni si avvicina. Combattimenti a Oslavia nella mattinata. Arrivano molti feriti al Reserve-Spital, tra cui alcuni soldati italiani.
Fuoco dalle 19 alle 20 sulle trincee di Sant’Andrea.
Vengono richiamati quelli che erano stati esentati.
Corre voce di violente battaglie in corso a Gradisca e in Istria.
Il tenente colonnello Richard Körner, assegnato a Gorizia, si imbatte in un reparto di artiglieria pesante che sta spostando i propri grandi cannoni verso Lubiana e ordina di riposizionarli a Gorizia. Negli ambienti militari si ritiene che la sua decisione sia stata essenziale per il mantenimento della testa di ponte di Gorizia, e Körner viene definito “il salvatore di Gorizia” (retter von Görz). Suo fratello Theodor, a sua volta impegnato sul fronte dell’Isonzo, sarà presidente dell’Austria dal 1951 al 1957.
Dal fronte
Con la collaborazione della Marina vengono occupate dalle truppe italiane Grado e Aquileia.