Alice Schalek. L’arrivo a Gorizia

La corrispondente di guerra Alice Schalek (Vienna 1874-New York 1956) arriva a Gorizia il 15 marzo 1916 per il suo reportage dal fronte dell’Isonzo.

È a Gorizia, città ancora abitata, che prenderò dimora. “Non sono per l’evacuazione”, mi ha detto il comandante mentre mi congedava, “ognuno sa benissimo che Gorizia è sotto il tiro del nemico. Se c’è qualcuno che preferisce restare nella sua casa piuttosto che andare in un campo profughi, questo è affar suo, non mio.

Sono d’accordo col concetto americano dell’autoresponsabilità nel momento del pericolo. S’immischia forse lo Stato quando uno vuole sposarsi?”

A Gorizia mi presento al comandante, il quale discute con me il problema dell’abitazione. “Due sole case possono essere prese in considerazione”, dice con la semplicità che userebbe in tempo di pace: “l’albergo Posta e l’albergo del Parco. Io le consiglio quello situato più a oriente perché è il meno bersagliato; credo sia stato colpito solo otto volte.”

All’automobile che mi ha portato fin qui, si ordina di ritornare indietro con i fari oscurati e di prendere la via più lunga e cioè il percorso che passa per Aisovizza, perché quella più corta, che passa per San Pietro, è in quel momento presa di mira dal cannoneggiamento. “Certo”, dice il capitano di cavalleria che mi fa da guida, “anche l’altra può essere bersagliata, da un momento all’altro. Simili ordini li diamo soltanto a quelle macchine che, come la sua, vengono qui ufficialmente, altrimenti nessuno se ne cura.”

La mia guida mi accompagna all’albergo del Parco, che si trova proprio accanto al giardino pubblico. Mi dice che anche in questo albergo una signora è stata colpita da una pallottola di fucile entrata dalla finestra della sua stanza. E, poiché faccio un movimento involontario, aggiunge per tranquillizzarmi: “Ma lei ha una stanza dal lato sicuro, dove le granate non arrivano.

(Alice Schalek. Isonzofront. Marzo-luglio 1916, Gorizia, LEG, 2014, p. 31. Pubblicato su “Neue Freie Presse” del 7 aprile 1916 con il titolo In Görz [A Gorizia])