Gorizia giorno per giorno – 29 gennaio 1919

Gorizia

Un lungo articolo di Alberto Michelstaedter su “La Voce dell’Isonzo” ricorda Carolina Luzzatto.

Il giornale indica di rivolgersi a Raimondo Gorian per avere notizie di parenti profughi o prigionieri di guerra all’interno del Regno, riporta le proteste per le modalità di distribuzione dei buoni di vestiario in Comune e lamenta la presenza in città di “don Nanni”, acceso sostenitore degli Asburgo, del “famigerato ex capitano” provinciale (Faidutti) e di altre “facce giallo-nere”, che andrebbero tenute lontane da Gorizia come avvenuto per Banfield a Trieste.

Milano

Il “Corriere della sera” nell’articolo Per chi ritorna nella Venezia Giulia indica le modalità da seguire per i profughi che desiderano rimpatriare. Va presentata domanda al prefetto tramite o l’Associazione politica tra italiani redenti, sezione Adriatica o la giunta esecutiva della Democrazia Sociale Redenta, unendo il proprio passaporto per l’interno. Il prefetto può rilasciare direttamente la carta di riconoscimento per l’accesso ai soli profughi diretti a Trieste; per gli altri è necessario un preventivo nullaosta del relativo commissario distrettuale. Invece i non profughi devono chiedere il permesso di accesso ai carabinieri.