Gorizia giorno per giorno – 29 giugno 1916

Gorizia

Combattimenti tutta la notte, una delle più terribili dall’inizio della guerra. L’Hotel della Poste viene di nuovo colpito, stavolta da una granata da 280 millimetri che ne sventra l’ala verso via Morelli: la cronaca dei sepolti riporta solo il nome di Andrea Cotic di 37 anni, maestro tessitore da San Pietro di Gorizia, che muore sull’ambulanza per le ferite riportate, ma si dice che nell’hotel vi siano state due vittime, e trenta in tutta la città. È colpita casa Kürner ed anche, per la terza volta, casa Salvaterra in Corso Francesco Giuseppe (odierno Corso Italia). Nella vicina casa del consigliere Jacobi, responsabile dell’ospedale della riserva, vengono frantumati tutti i vetri delle finestre e danneggiato anche il tetto.

Dal fronte

Gli austriaci, supportati da tecnici tedeschi, utilizzano per la prima volta sul fronte del San Michele il gas asfissiante. Vengono uccisi quasi 6.500 soldati italiani.

Graz

La “Gazzetta d’accampamento di Wagna” pubblica la Lista delle perdite con nomi di goriziani prigionieri in Russia.

Wagna

È la festa dei santi Pietro e Paolo e nell’accampamento dei profughi si tiene la tradizionale tombola, il cui ricavato è destinato, invece che all’Istituto dei fanciulli abbandonati come accadeva a Gorizia, a favore dei profughi meridionali. Acquistano le cartelle sia i residenti del campo che la buona società di Leibnitz. L’estrazione è però interrotta da un violento temporale che fa rimandare di qualche giorno la conclusione dell’evento.