Gorizia giorno per giorno – 25 novembre 1915

Gorizia

L’ Istituto dei fanciulli abbandonati viene trasferito a Leibnitz.

Le vittime del bombardamento dell’Istituto sono Augusto Grusovin e Francesco Naglig di 13 anni e mezzo, Ruggero Marega e Luciano Marchig di 14 anni: tre sono orfani, il quarto è stato riconosciuto solo dalla madre.

Le cantine del palazzo municipale vengono utilizzate come ricovero per la popolazione sia di giorno che di notte. Il conte Dandini conforta i civili che vi si sono rifugiati e li esorta a partire da Gorizia.

Tra le famiglie che vengono evacuate c’è quella di Riccardo Bisiach.

Dornberg

Fuggiaschi da Gorizia raggiungono in gran numero il paese.

Castagnavizza

Ferdinand Pamberger realizza un acquerello con una veduta di Castagnavizza.

Volčja Draga

Il gruppo delle Orsoline che hanno lasciato Gorizia si divide: alcune vanno a Lubiana, altre si fermano più vicino, a Tomaj, nell’istituto delle suore scolastiche.

Wagna

Nella giornata precedente e in quella odierna arrivano nel campo circa 600 nuovi fuggiaschi da Gorizia; tra questi gli orfani del Civico Istituto dei Fanciulli abbandonati con il direttore Gracco de Bassa.

Graz

La “Gazzetta d’accampamento di Wagna” inserisce tra i titoli dei comunicati di guerra quello che segnala la Continuazione dei combattimenti presso Gorizia. ai Vivaci combattimenti al fronte di Gorizia. Il comunicato informa che il bombardamento di Gorizia dal 18 al 21 novembre ha causato 20 morti e 30 feriti, con la completa distruzione di 46 edifici, gravi danni a 250 e danni minori ad altri 600. Un comunicato successivo riporta: Alla testa di ponte di Gorizia solamente fuoco d’artiglieria e di gettamine. Aspri combattimenti al monte S. Michele.

Più spazio è dato a un articolo sulla festa della Madonna della Salute, tenuta nel duomo di Leibniz e presieduta da mons. Faidutti, cui hanno partecipato oltre 4.000 fuggiaschi del campo di Wagna.